TOUR  GIUGNO 2017 di Giambattista e Michela  e di Giovanni e Caterina in

                                                                                      MONTENEGRO-BOSNIA-SERBIA-ROMANIA-BULGARIA- GRECIA.

30\05 Imbarco a Bari alle ore 22,00  e arrivo  a Bar (Montenegro)  alle ore 8,00 del 31\05.

31\05   Eseguite le formalità' doganali, abbiamo proseguito lungo la M 2-4 E 851, strada panoramica sulla costa montenegrina . Passando da Budva raggiungiamo Kotor ,(a  61 Km. -1h,30); dopo una breve sosta per il  pranzo,  visitiamo Kotor. Nel pomeriggio arriviamo a Pocitelj in Bosnia alle ore 16,00 circa e sostiamo nel parcheggio sotto il paese. Da vedere, in questo piccolo gioiello tutto in pietra, la Moschea Hadzi Alija del 500 con vicino un edificio turco. In serata  trasferimento a Blagaj  (a  23 Km.) , dove sostiamo nel parcheggio a 500 mt dal Monastero ( 5€ x 24h.)  

01\06 Al mattino  visita al monastero Derviscio . Nel pomeriggio trasferimento a  Medjugorje  c\o  il camping Auto Zemo , (a 40 Km.). Sistemazione del camper ed inizio  della visita al Santuario (San Giacomo) ed agli altri luoghi di culto.

02\06 MEDJUGORJIE : ore 8,00 con un taxi  andiamo alla croce blu ,che si trova alla base della collina dell'apparizione per partecipare al grande evento con la veggente Mirjana. A seguire facciamo il percorso della collina delle apparizione. ( per eventuale visita guidata rivolgersi alla sig.ra Anna Sego cell. 38763402489). Nel pomeriggio shopping ed, in serata, partecipazione  alle funzioni religiose .

03\06 ore 8,00 trasferimento  a Mostar (a 30 Km.) , dove parcheggiamo in centro nell’ area attrezzata in Franjevacka Husnije Repca. Da vedere il ponte vecchio (Stari most) e la Moschea Karadozbegova dzamija in via Brace Frjica, considerata la più bella moschea della Bosnia ,con la sua grande cupola ed il suo alto minareto : costruita dall'architetto turco Mimar Sinai nel 1557, nella 2° guerra mondiale fu gravemente danneggiata, e, durante l'ultimo conflitto Jugoslavo, fu completamente distrutta. E' stata di nuovo ricostruita e ci si arriva percorrendo Brace Fejica. Uscendo dal centro storico s’imbocca l’antico quartiere commerciale.

Ore 16,00  partiamo per Sarajevo (a 130 Km. circa 3 h)  e costeggiando il fiume Nertva, arriviamo al camping Rimski most in blazujski drum 80 (Ilidza) periferia di Sarajevo(€ 17,00). Nel pomeriggio visitiamo il museo Tunel-Sarajevo ( orario dalle 9,00 alle 15,30 - ticket € 2,50). Dal camping a piedi per 300 mt.  poi prendere il BUS n 27 alla fermata Vreoca , scendere dopo 3 fermate alla  Ilidza terminal-ilidza-snovna skola e continuare a piedi x 1500 mt; per il  ritorno : bus n° 32 a piedi x1300 mt via Tuneli fino in via Butmiskacesta- fermata Butimir mz13-ilidza terminal-ilidza-vreoca- a piedi x 300 mt. verso il camping.

05\06 visita di Sarajevo. Con il tram n° 3 andiamo in centro (banka) dove inizia il tour dalla Fontana Sebilj, simbolo della città ed in stile moresco; si visita poi il  quartiere turco  BASCARSIJA con tanti negozi di souvenir  ed artigianato  turco ,  la biblioteca nazionale ,( un palazzo in stile moresco costruito tra il 1892 ed il 1894) la  moschea Gazi husrev beg,  la madresa ,  (scuola dei paesi musulmani che merita sicuramente una visita) e sopratutto  l'edificio del XVI sec. in stile ottomano ,che si trova di fronte la moschea.

Consumiamo il pranzo c\o Morica dove è possibile gustare le specialità del luogo : (mititei e mamaliga) involtini in foglie di vite.

Proseguiamo la visita entrando  nella  vecchia chiesa ortodossa ,dedicata agli Arcangeli Gabriele e Michele, (prima era una chiesa cristiana) con un’ importante Iconostasi del 1700 e con annesso museo, nella sinagoga  e poi visitando il  vecchio tempio dove c'e' il museo ebraico . Entriamo poi nell’  antico bazar (quartiere turco ed  anche centro culturale della città ) ,dove il MUEZZIN , per 5 volte tra notte e giorno, dal minareto,con voce alta e possente chiama i fedeli alle preghiere stabilite dal Corano. Nella sinagoga si celebra il "SHABAT, festa del riposo,  celebrato il sabato.

Si prosegue verso il ponte latino, dove il 28 giugno 1914 fu' ucciso l'erede al trono d'Austria-Ungheria,( Arciduca Francesco Ferdinando), per mano di un social rivoluzionario (Gavrico Arincia), bosniaco di origine serbe; episodio che fu la  causa scatenante della 1^ guerra mondiale.

Visitiamo poi la Cattedrale cattolica del Sacro Cuore  ,  la nuova chiesa ortodossa, il Mercato "Markale , mercato ortofrutticolo che , durante l'assedio di Sarajevo del  1994 , fu oggetto di 2 bombardamenti (il primo avvenne il 5 febbraio 1994 causando 68 morti e 144 feriti ed il secondo il 28 agosto 1995 provocando 43 morti e 75 feriti),   Piazza Oslobodnje ,dove vennero uccisi 5 giornalisti, il Teatro Nazionale,  il Palazzo presidenziale  la moschea di ALI' PASCIA.

06\06 ORE 8,00 trasferimento a Belgrado ( a 290 Km. circa 6ore di viaggio). Sistemazione nel camping Center Belgrade  nel quartiere Visnijca.(€10,00) Nel pomeriggio, intorno alle ore 16,00, con il bus n°32 E -  linea Visnijca-TGR Republike - oppure con il  bus n° 32 - linea visnijca-vukor spomenik-  si raggiunge la Piazza Republike dove, vicino al monumento equestre, ci sono le guide per la visita della città e da dove partono quasi tutti i walking tour, la maggior parte dei quali sono gratuiti,(o meglio ciascuno paga secondo coscienza). La visita guidata dura dalle 2 alle 3 ore .

07\06 Continua la visita di Belgrado con ill parco Kalemedgan, la strada pedonale MIHAILOVA, piena di banchi di souvenir e di quadri, caffè e tanto struscio. Si visitano, poi, le due piazze più' importante la Tgr Republike e Tetrazije.  Tagliando per il centro storico si passa davanti al Parlamento per poi raggiungere la Cattedrale di  San Michele del 1837 in stile classico barocco. Da vedere anche  il Palazzo vecchio, oggi sede dell'Assemblea cittadina, e la chiesa di San Marco, in stile neobizantina, che si trova nel parco Tasmajdan.    

Con il bus turistico ci siamo recati in un posto assolutamente da vedere: l'Adacingalija Savsko Jezero,  che e' considerato il mare di Belgrado con spiagge  e ritrovi, negozi e giardini curatissimi. Qui l'isola del fiume Sava e' stata trasformata in una penisola balneabile, tramite dighe e sbarramenti. Per la pausa pranzo , siamo ritornati verso il centro storico nel quartiere Skadarija in stile bohemien, fermandoci in una delle numerose trattorie di una volta , con cucina tradizionale serba.                                                                                                                                                                                                                                                                                                

08\06 Trasferimento  Timisoara, ( a 160 Km.) e sosta nel Camping Internazionale.(€ 22,00). Città dall'aspetto vivo e moderno , si estende lungo il  canale navigabile della Bega, nel banato di cui e' la capitale storica. Timisoara è la porta d'ingresso sull'occidente e vanta un lungo passato di multiculturalismo cosmopolita. Oggi e' famosa come il luogo di nascita della rivoluzione romena del 1989 che ha posto fine al regime di Ceausescu

09\06 Nella mattinata si continua la visita di Timisoara e nel pomeriggio  ci si trasferisce a Deva\Hunedoara (a 160 Km circa 2h,5) per la visita al Castello  Corvino ( parcheggio del castello). In serata, trasferimento ad Alba Iulia (a 80 Km. circa 1h) con parcheggio gratuito di fronte alla cittadella.. La cetatea (cittadella) e' il cuore della città e molti dei luoghi principali da visitare si trovano lungo la strada Mihai Viteazul all'interno delle mura. La cetatea è stata progettata dall'architetto italiano Giovanni Morando Visconti all'inizio del XVIII sec..

10\06  ore 8,30  partenza per  Sibiu (a  76 Km)  e sosta nel camping Ananas ( € 22,00). Per raggiungere la città è opportuno prendere un taxi (€7,00 per 4 persone). Questa  è il fulcro originario del potere della Transilvania sassone. Chiamata Hermannstadt dai residenti  tedeschi,vanta una delle cittadelle medievali più grandi della Romania.Un tempo la città aveva tre cinte murarie fortificate concentriche,di cui sono sopravvissute solo alcuni tratti  insieme a un affascinante insieme di piazze,scalinate e bastioni del 1800.

11\06  Nella mattina continua la visita di Sibiu e nel pomeriggio, intorno alle  ore 14,00,  ci trasferiamo a SIGHISOARA ( a 90 Km. circa 2ore) dove  sostiamo  presso l’ ampio parcheggio per bus  gratuito nel centro della città, in Plata Muzeului. La romantica Sighisoara è una delle città più affascinanti  della Transilvania. La definizione  “ città da favola”  non potrebbe essere più appropriata. Una volta entrati nella cittadella si prova la sensazione di essere tornati indietro nel tempo. Da non perdere la visita alla casa natale di Dracula.

€12\06  ore 8,00 trasferimento a Praid ( a 70 Km. circa 1h)   e sosta in un giardino privato ( € 8,00  sig.ra...Margharita) . Un bus ci porta sotto terra per la visita delle miniere del sale dove ,all'interno, ci sono ristoranti, ruota panoramica ecc...

13\06 Raggiungiamo  Sovata ( a 9 km)   citta' termale con laghi termali e con acqua calda e salata . La sosta è  c\o camping Vasskert sulla strada principale( N 46°35'29" – E 25°04'19"€12). Trascorriamo l’intera giornata alle terme  e serata in camping con un gruppo di camperisti olandesi, che avevano organizzato una serata tipica rumena con balli e musica e cucina tradizionale (bellissima serata).

14\06  Ore 8,00 partenza per PREJMER ( a 230 Km -circa 5 ore)  e sosta nel parcheggio  della chiesa fortificata. Visitiamo la  cittadella fortificata di Harman e Prejmer dichiarate Patrimonio Unesco.

Nel pomeriggio raggiungiamo BRASOV  ( a 16 Km) e sostiamo in città  nel parcheggio custodito della  strada Gehorge Sincai, con vigilanza di telecamere ( €. 5,00 per 24 h).

Visitiamo di sera BRASOV, affascinante  città ai piedi del monte Tampa, il cui centro conserva l'aspetto medioevale.  La Piazza del Consiglio, adornata di una moderna fontana e  da aiuole, e' dominata dalla Casa del Consiglio ; da vedere anche la Chiesa Nera , la principale e la più grande chiesa gotica della Romania.

15\06 Mattinata dedicata ancora a Brasov . Con una telecabina, raggiungiamo la sommità del monte Tampa da dove si gode uno spettacolare panorama della città: non siamo stati però fortunati ad incontrare gli orsi, di cui si sente parlare. Nel pomeriggio ci spostiamo a Bran, ( a 30 Km.) passando da Rasnov . Sostiamo al Vampire Camping  (€ 15,00) sito lungo il giro esterno del castello e della città.

16\06 Dedichiamo la mattina alla visita guidata del castello di Dracula, e successivamente facciamo shopping in uno dei tanti negozi di “Dracula”. Nel pomeriggio raggiungiamo   SINAIA ( a 48 Km) con  sosta nel parcheggio del castello (€ 5,00), e visitiamo  un bellissimo monastero ortodosso. 17\06 Visitiamo con una guida il favoloso castello Peles (da non perdere) , e poi il castello Pelisor costruito in un misto di legno e muratura (anche qui e' possibile incontrare cinghiali e orsi).

 18\06 Siamo a BUCAREST  (a 115 Km. percorrendo la E 60 e non l’autostrada) presso il camping Casa Alba Allee Privighetorilor  che si trova al termine della E 60 ( € 20,00 per 24h).

19\- 20\06  Con il bus 783  raggiungiamo il centro dove in 2 giorni abbiamo  visitato la Casa del  Popolo, ( il parlamento considerato l'edificio più grande al mondo dopo il Pentagono U.S.A) , il Museo  del villaggio con oltre 300 case autentiche di antichi villaggi rumeni, il cuore della vecchia Bucarest (Piata Revolutiei), la Calea Victoria, (la strada più antica della città) , il rione Lispani con le sue viuzze strette e caratteristiche(  qui nei pressi si trova la più antica birreria di Bucarest : la Caru da Beru  dove si gustano salsicce alla griglia accompagnata dalla birra piuù buona prodotta in Romania; qui abbiamo anche incontrato degli amici rumeni dei coniugi Sabia che ci hanno tenuto compagnia). Abbiamo infione visitato la Biserca-Curtrea-Veche (la chiesa più vecchia di Bucarest)

21\ 22\06  ORE 8,30 Trasferimento verso Sofia capitale della Bulgaria ( a 387 Km - circa 5 ore),passando da GIURGIU, e  arrivo alle 13,30 circa al camping Bul Lomsko Shose n°220 ( € 10). Per andare in città, la fermata della metro " LOMSKO SHOSE" si trova a 300 mt e si scende alla SERDIKA.Portarsi in piazza Sveta Nedelya.(santa Domenica).Qui, da dove inizia il percorso di visita , si trova la magnifica cattedrale di Sveta Nedelya ; ci si  dirige, dopo , a Nord , su Bull Maria Luisa , passando davanti all'elegante centro commerciale TSHM-Retail Centre aperto dalle 10,00 alle 21,00; si viista poi la  moschea Bashi-Banya  e si prosegue  verso sinistra in Ekzarh-Yosif dove sorge la sinagoga di Sofia.

Si torna in bul  Serdik dove si trova il  Sofia Museum Historia con all'interno  le terme municipali.

Si gira quindi a destra in Ekzar Yossif , dove scorrono le fontanelle di acqua minerale potabile (consigliabile portare qualche bottiglia) e si prosegue lungo Serdika, sbucando in Nezavisimost che si attraversa per  raggiungere il Palazzo  della Republica, dove è possibile  assistere alla cerimonia del cambio di guardia in grande uniforme. Seguendo l'itinerario segnato in Giallo ed il viale acciottolato ( Bul Tsar -Osvoboditel) si può ammirare il maestoso Palazzo Reale che, attualmente, ospita la Galleria d'arte-nazionale e, proseguendo si giunge  in Aleksander Nevski, dove si erge la scintillante chiesa russa ortodossa di Sveti Nikolai ( San Nicola).

23\06  Raggiungiamo il MONASTERO di RILA, sulla strada verso la Grecia a 120 km da Sofia. Per la visita guidata rivolgersi all'ufficio del turismo e chiedere del Sig. Yavor. Questo  monastero per la sua bellezza e grandiosità vale da solo il tour della Bulgaria. Consumiamo il pranzo in un tipico ristorante gustando lo stinco di maiale alla bulgara ( il proprietario, sig. Lazzaro; parla bene l’ italiano.- persona bravissima-)

Nel pomeriggio ci  trasferiamo a  Salonicco (Thessaloniki)  ( a 216 Km. - circa 3h,30) e  parcheggiamo in un’ area attrezzata sita in  località  Zampetas vicino all’aeroporto, a 18 km dal centro, gestita da un  rivenditore di  camper; vicino passa il  bus per il centro.

IL 24\06  giornata di relax al mare ,dove ci incontriamo con il presidente del Camper Club Potenza  e consorte di ritorno dalla Romania (Canio &Michela).

25\06 sab. Si parte alla volta di  METEORA (a 300 Km.- circa 3 ore). Ci sono più possibilità per sostare : 1^  presso   il ristorante Arsenis ( N 39.70876 -  E 21.65463)  in cambio della consumazione di un pasto ; 2^ nello spiazzo dove parte il sentiero per il monastero di ROUSSANOU (N 39.72142 -  E 21.63449) ; 3^ in un altro spiazzo che si trova a 400mt piu' a sud  davanti alla roccia panoramica.-- 4° nello spiazzo prima del parcheggio del monastero Varlaam        ( N 39.72589 - E 21.63252);  5° a Kastraki ci sono 2 camping. 

L’ orario dei  Monasteri è il seguente :  AGIOS STEFANOS  (Santo Stefano)  dalle 9,30 alle 13,30   e dalle 15,30 alle 17,30;  GRANDE MONASTERO DELLA TRASFIGURAZIONE DI GESU'  dalle 9,00 alle 17,00 --MONASTERO ROUSSANOU dalle  9,00 alle 17,00.

 IL Monastero di Agios Stefanos e' un monastero di suore ortodosse ,fondato da un eremita di nome Geremia intorno al 1191. Possiede 2 chiese. Quella cattolica,costruita nel 1798,custodisce le reliquie di SAN HARALAMBOS e venne parzialmente distrutta nel corso della 2° guerra mondiale. Abbandonata nel 1960,  è stata ripopolata a partire dal 1962 da una comunità di monaci. Sospese in aria, tra la terra e il cielo, le rocce di Meteora sono un luogo dello spirito, dove si percepisce il senso mistico del monachesimo e dell’ortodossia, in cui il turismo deve entrare in punta di piedi, consapevole di penetrare un palpabile velo di sacralità. Avvicinarsi alle Meteore non è percorrere un semplice itinerario turistico, è un autentico tuffo in una spiritualità antica, legata alle più profonde e radicate tradizioni della terra greca e dell’ortodossia orientale. Per molti aspetti è un ritorno al medioevo, agli esordi di quel monachesimo che tanta parte ha avuto nella nostra storia, ma del quale, girando per l’Europa, a fatica se ne scorgono le tracce. In questo luogo, invece, la fede e la sacralità dei gesti e delle parole permea ogni singola pietra. Posso concludere che il viaggio è stato bellissimo, senza stressarci perchè guidare e ammirare i paesaggi della Transilvania, in particolare, era talmente rilassante con tutto il verde intorno. Molte volte si parte con i pregiudizi e si ritorna pieni di cultura, abbiamo incontrati persone stupende e disponibili che molte volte si sono aggregate a noi per farci da guida e poi è nata una bella amicizia. Non mi sono dilungato molto ma le cose da scrivere e vedere sono tante.

Le Meteore, intendiamoci subito, non sono un sacrario di anacronistici bacchettoni, e al contempo, non è un posto per turisti chiassoni. E’ uno spazio dedicato alla fede, al sacro, al silenzio e alla meditazione. A tutti quegli aspetti che molti occidentali delusi dal secolarismo della chiesa ricercano nelle religiosità esotiche, ignari che, da sempre, sono parte vitale della nostra storia.

Le Meteore sono anche un fenomeno geologico tra i più belli e spettacolari: un gruppo di rocce grigie, levigate, che si innalzano austere dall’immensità della piana della Tessaglia. Avvicinarsi ad esse è stupore e incredulità che, a poco a poco, ascoltando il silenzio e osservando le movenze senza tempo dei monaci, si trasforma nell’emozione dell’assoluto. Non importa che si creda nel Dio di questi monaci, quello che serve per amare questi luoghi sono un cuore e una mente aperta. Proprio per queste sue peculiari caratteristiche consigliamo di visitarle nelle prime ore del mattino, oppure verso il tramonto, periodi in cui la maggior parte dei turisti si attarda tra le botteghe di Kalambaka.

Attualmente sono sei i monasteri abitati: Agios Stefanos, Agia Triada, Gran Meteora, Varlaam, Roussanou e Agios Nikolaos, ma nei secoli passati queste aspre rocce contavano altri quindici complessi monastici, ora disabitati, pressoché in rovina e non facili da visitare. Guardandosi intorno con attenzione, mentre si percorre l’unica strada che parte e ritorna a Kalambaka, se ne possono facilmente scorgere le rovine. La vista di questi eremi permette di comprendere quali privazioni comportasse la scelta monastica, il rifiuto del mondo, per dedicarsi esclusivamente alla ricerca spirituale. Tutti i monasteri che compongono il nostro itinerario sono invece facilmente accessibili, ma antiche incisioni e l’austera presenza di reti, argani e carrucole permette di comprendere come l’isolamento di questi eremi fosse quasi totale e come il contatto con il mondo esterno avvenisse esclusivamente attraverso l’utilizzo di sistemi arcaici e assolutamente precari.

Il Monastero di Santo Stefano (Agios Stefanos), che risale al 1192, ospita il Katholikon, l’edificio sacro centrale dedicato a San Caralambo, e la semplice struttura in legno dell’antica Santo Stefano. Il Katholikon, e non poteva essere altrimenti, è un’imponente pianta a croce greca che ricorda le chiese del Monte Athos. Innalzato alla fine del Settecento non è affrescato, ma possiede un ciborio in legno intarsiato di elevato valore, al pari della Cortina che presenta temi naturalistici intrecciati a figure di Santi e alla rappresentazione dell’Ultima Cena.

 Davvero suggestiva la piccola chiesa di Santo Stefano, decorata di affreschi cinquecenteschi. Il monastero si completa con la foresteria, il cortile, le celle dei monaci ed il refettorio.

Salendo i 140 gradini scolpiti nella roccia si giunge al monastero della Santissima Trinità (Agia Triada), il cui Katholikon, che risale al 1476, pur di dimensioni contenute, conserva pregevoli icone e un vasto ciclo di affreschi ispirati alla storia, ai dogmi e alla liturgia della Chiesa ortodossa. Proprio all’ingresso del monastero, una rotonda scavata nella roccia costituisce la cappella di San Giovanni Battista, mentre il complesso monastico si completa con le celle, il refettorio, la cucina e duecisterne.
Sulla roccia più alta, a 613 metri sul livello del mare, sorge il monastero della Trasfigurazione, la Grande Meteora. Una serie di oscuri corridoi e piccoli scalini scavati nella roccia viva, conducono all’antica torre con l’argano, al forno e ad alcune celle, ma il vero spettacolo di Gran Meteora è il Katholikon, l’imponente chiesa al centro del complesso. Autentico capolavoro dell’architettura bizantina, risale alla fine del Trecento e venne completamente affrescato nel secolo successivo. 

La chiesa è stata poi arricchita con la navata, che risale al Cinquecento, e con la Cortina in legno intarsiato, del 1791. Bellissime le icone della Cortina, il trono episcopale in legno con figure in madreperla e i due leggii lignei con intarsi in madreperla e avorio. Di assoluto valore artistico il ciclo di affreschi. Gran Meteora vanta altre tre chiese: SS. Costantino ed Elena, S. Atanasio e S. Giovanni Battista. Il grande refettorio è stato trasformato in un museo e attualmente custodisce croci, icone, paramenti sacri, miniature, sigilli. Alle spalle del refettorio si trova l’ospedale.

Il monastero di Ognissanti, risalente al 1350, deve il proprio nome al monaco Varlaam, che qui costruì alcune celle e una chiesa, dopo aver conquistato la propria posizione ascetica attraverso un complesso, e traballante, sistema di impalcature fissate su travi incastrate nella parete rocciosa. Più avanti queste furono sostituite da scale a corda e da un argano a fune che, dondolando nel vuoto, issava i temerari visitatori sino a 373 metri di altezza. 

Oggi Varlaam è comodamente raggiungibile in poco meno di 200 gradini, che risalgono agli anni Venti del Novecento. Il Katholikon è a pianta greca con cupola e 4 colonne, riccamente affrescato con figure plastiche che presentano repentini contrasti di luce e ombra. Con tutta probabilità gli affreschi della navata sono opera di Franco Katelano, uno dei più importanti agiografi del XVI secolo, impegnato anche sul Monte Athos. Oltre al Katholikon si possono ammirare la cappella dei Tre Gerarchi, anch’essa affrescata, il refettorio, l’ospedale, l’ospizio e la cappella dei Santi Cosma e Damiano. Moltissime le reliquie conservate: crocefissi, icone, paramenti sacri, manoscritti, codici miniati.

Roussanou è posto su un picco assolutamente verticale, un’aspra e ripida roccia che mette le vertigini e che, fino al 1897, era collegata al mondo esclusivamente attraverso una serie di scale a corda. La sua fondazione risale al 1288. Il Katholikon è dedicato alla Trasfigurazione di Cristo e presenta tre absidi riccamente affrescati. La Cortina è in legno dorato, mentre l’inginocchiatoio della Vergine presenta pregevoli decorazioni in madreperla.

Il monastero di San Nicola (Agios Nikolaos ), posto su uno stretto sperone roccioso, si sviluppa in senso verticale, con la chiesa e il refettorio al primo piano, sovrastate dalle celle monacali poste al piano superiore. Il Katholikon è lungo e stretto e segue l’andamento stesso della roccia. Il nartece, rispetto alla totalità dell’edificio appare sproporzionatamente ampio. Data l’impossibilità di lasciare spazio a un cortile, il nartece svolgeva, infatti, anche la funzione di luogo di ritrovo

mlk per i 10 monaci che potevano abitare il complesso. Gli affreschi sono del più grande artista greco del XVI secolo, il monaco Theofanis Strelitzas da Creta, che ha rappresentato i dogmi e la liturgia ortodossa con grande vivacità ed espressività artistica.

25\06 Domenica: Raggiungiamo IGOUMENITSA ( a 170 Km. - circa 2h,30) e andiamo  al nuovo porto ( N 39°17'24"  - E20°09'36") per imbarcarci alle ore 23,59 con destinazione Brindisi dove saremmo dovuti arrivare  la mattina successiva alle ore 8,30 ; invece  la nave e' partita alle ore 01,40  arrivando a Brindisi il giorno dopo alle 12,00.

Conclusioni:

  1. a) km percorsi circa 3500;
  2. b) spese sostenute: gasolio lt 335 =  €350 (  il prezzo del gasolio varia da €0,90 a €   1,12)                       
  3. c) ristoranti  ingressi castelli -monasteri-  taxi  =  € 200

d) traghetti da Bari a Bar (Montenegro) e da  Igoumentsa  a Brindisi    €  316.

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