PAESI BASCHI e PORTOGALLO 2017 di Luisa e Consolato FOTI

Avevamo visitato, con la roulotte, parte della Spagna e del Portogallo nel 1992, l’anno delle Olimpiadi di Barcellona e dell’Expo di Siviglia.

Decidiamo di ritornare nella Penisola Iberica, con il camper, alla scoperta dei Paesi Baschi e del Sud del Portogallo che, 25 anni fa, non erano compresi nel nostro itinerario, utilizzando le Navi della Grimaldi Lines (sconto del 10% per gli iscritti alla Confederazione Italiana Campeggiatori) che, in 20 ore e con una spesa complessiva di 440 € per A.R. (camper + passaggio ponte per 2 persone + assicurazione per annullamento viaggio) ci portano da Civitavecchia a Barcellona, con scalo a Porto Torres, e viceversa.

La partenza della nave (Cruise Roma) è, puntuale, alle 23,45 dell’ 8 giugno ed altrettanto puntuale è l’arrivo a Barcellona, alle 19,45 del giorno dopo.

Con l’intenzione di visitare la città alla fine del viaggio, lasciamo subito Barcellona diretti a Nord e facciamo tappa per la notte a VILLARANA, un piccolo centro a circa 20 Km., nel parcheggio gratuito di Via Carrer Mayor 60, di fronte la distributore di carburanti della Repsol, (N 41° 22’ 56.617’’ E 01° 55’ 38.023’’) con 6 posti riservati ai camper, senza altri servizi se non un piccolo chiosco dove, al mattino, è possibile gustare i famosi churros appena fatti.

Si parte con destinazione Pamplona e, poco prima di Huesca, imbocchiamo l’ A 132, una strada panoramica che attraversa il territorio dei MALLOS de RIGLOS, una serie di spettacolari formazioni rocciose, alte circa 300 metri, e quello dove è stato realizzato lo sbarramento sul fiume GALLEGO, con la diga dalla cui sommità è possibile ammirare curiosi ed affascinanti scorci panoramici.

Giungiamo a PAMPLONA nel primo pomeriggio del 10 giugno e, per la visita alla città, ci fermiamo nel parcheggio gratuito (N. 42° 49’ 12.058 W 01° 39’ 20.336 ‘’) di Av. De Gipzkoa Etorbidea, da dove è possibile raggiungere a piedi il centro storico.

La città, famosa soprattutto per la corsa dei tori lanciati per le sue vie in occasione della festa di San Firminio, che si festeggia dal 7 al 14 luglio, ha anche molti altri motivi di interesse e, tra l’altro, la Piazza del Castillo, cuore della città, con il Palazzo del Governo della Navarra, il Palazzo Comunale, la Cattedrale di Santa Maria, la Ciudadela ed il Parco della Taconera, il più suggestivo ed il più bello dei parchi di Pamplona.

Per trascorrere la notte, ci spostiamo di 4 Km al Camperplaats (N 42° 50’ 25’’ W 01° 39’ 55’’) in Calle Plazaola, bene illuminato, gratuito e dotato di impianto di carico e scarico,

Il giorno dopo, percorsi circa 80 Km, raggiungiamo SAN SEBASTIAN e più precisamente l’A.A. Autokarabanak paseo de Berio, nella zona dell’Università, (N 43° 18’ 27.7’’ W 02° 00’ 51’’) con 40 posti camper, impianto di carico e scarico, al costo di € 3,50 ogni 24 ore di sosta.

Mezz’ora di passeggiata e si giunge alla splendida baia della Concha, con al centro l’isoletta di Santa Clara. La spiaggia (Playa de la Concha) è grandissima in lunghezza e larghezza, ma all’arrivo dell’alta marea diventa molto piccola, scomparendo in alcuni tratti e riducendosi ad una sottile striscia di sabbia in altri. Il lungomare, con i suoi 1.350 metri di lunghezza e le numerose ville in stile Belle Epoque che gli fanno da cornice, ha termine all’inizio del centro storico (la Parte Veja). Senza significativi edifici di rilevanza artistica, questa parte di città è caratterizzata dal dedalo di strette ed affollatissime viuzze, con tanti negozi, piccoli ristoranti e Tapas Bar, dove è possibile gustare i pincho o pintxos, tipici stuzzichini locali, simili alle più fampose tapas, che accompagnano di solito l’aperitivo dei baschi. Il cuore della città è rappresentato dalla Plaza Constitucion, ma è piacevole anche la passeggiata lungo il porto dove sorge l’acquario di San Sebastian, una delle maggiori attrazioni dei Paesi Baschi.

Realizzato in un edificio del 1928, l’acquario ospita le più importanti specie marine del Mar Cantabrico che si possono ammirare dallo spettacolare tunnel di vetro circolare situato al suo interno.

La mattina del 12 giugno siamo a VITORIA dove sostiamo nell’ ampia area attrezzata sita in Portal de Foronda (n 42° 51’ 57.4’’ W 02° 41’ 03.5’’) gratuita e con impianto di carico e scarico; il centro città è raggiungibile con la tramvia (€ 1,45 a persona) la cui fermata dista appena 300 mt.

 Fondata alla fine del XII secolo, Vitoria-Gasteiz possiede un centro medievale in cui è possibile scoprire numerosi angoli pittoreschi, come la piazza della Virgen Blanca, centro nevralgico della città presieduta dal monumento della battaglia di Vitoria. Qui si trova la chiesa di San Miguel, che ospita l'immagine della Vergine Bianca, patrona della città. Tra gli edifici storici, il più importante è sicuramente l’imponente cattedrale di Santa María, attualmente in fase di restauro e visitabile con guida ed ad orari stabiliti. Interessanti anche il complesso de Los Arquillos, la piazza del Machete, dove tradizionalmente prestavano giuramento i membri del Municipio, e la Plaza de Espagna dove hanno sede gli Uffici comunali.

Nel pomeriggio raggiungiamo BILBAO e ci fermiamo nell’area di sosta di Via Monte Kobata 31 (N 43° 15’ 35’’ W 02° 57’ 49’’) con splendida vista sulla città. L’area è a pagamento (€ 15,00 per notte compreso servizi ed elettricità) ed il centro storico della città è raggiungibile con il bus n. 58 (€ 1,25) la cui fermata è a 150 mt. dall’ingresso dell’area, con corse ogni mezz’ora e capolinea nei pressi dell’Iglesia de San Anton e del Mercado de la Ribera dove i residenti del posto vengono per acquistare cibo fresco e allo stesso tempo, nei tanti piccoli bar e bancarelle bere un bicchiere o mangiare qualcosa. La superficie totale è di 10.000 metri quadrati ed è il più grande mercato coperto di tutta Europa . È progettato anche in modo tale da lasciare entrare molta luce naturale: ci sono delle grandi finestre bellissime in stile art déco e anche i pavimenti riflettono la luce.

Il centro di Bilbao è tutto un monumento storico-artistico e nelle sue strade sono concentrati i principali edifici storici della città come la splendida Biblioteca comunale, la gotica Cattedrale de Santiago, la Plaza Nueva, il Teatro Arriaga, l’edificio de la Bolsa, la stazione La Concordia.

Ma Bilbao è anche città vivace e all’avanguardia che emana tanta modernità espressa, senza dubbio, dal Museo Guggenheim ma anche, tra l’altro, dalla vicina Torre Iberdrola, alta 165 metri e dal Zubi Zuri, la bella e bianca passerella sul fiume Nervion dell’architetto Santiago Calatrava.

La mattina del 14 giugno ritorniamo sulla costa e facciamo tappa a CABO MAYOR, sostando nel parcheggio sito sotto il faro che ha un’altezza di 30 mt. (N 43° 29’ 26.14’’ W 03° 47’ 28.17’’) ed è stato costruito nel 1839. Una comoda scalinata consente di arrivare fino alla punta del promontorio sottostante e avere una magnifica vista su tutta la costa.

Proseguiamo alla volta di SANTANDER e riusciamo a trovare posto per sostare nel grande parcheggio di Calle del Varadero (N 43° 27.205’ W 03° 49.021’) da dove il centro storico è raggiungibile a piedi ma che, durante il giorno, essendo gratuito, è ampiamente utilizzato dai locali; si svuota, poi, quasi completamente, nelle ore serali.

Santander è senza dubbio una delle città più eleganti e belle della costa nord della Spagna con il suo ambiente signorile, gli edifici ottocenteschi, gli incantevoli locali all’aperto e la spettacolare baia, riconosciuta come una delle più belle del mondo.

Il simbolo di questa città è oggi un edificio dalla storia recente: il Palacio de Festivales de Cantabria realizzato dall'architetto Sáenz de Oiza per ospitare i molti festival che vi si tengono.

Il centro storico si caratterizza soprattutto per la Cattedrale di Nuestra Señora de Asuncion, un'antica abbazia trasformata in cattedrale nel XVIII secolo: con le sue tre navate e con il suo chiostro a forma quadrata rappresenta una chiesa di immenso valore per gli amanti dell'architettura religiosa. Interessanti anche la Piazza Porticata ed il Municipio . 

Bellissima e romantica è la passeggiata lungo il Paseo de Pereda, una grande strada, lunga circa un chilometro e mezzo che scorre parallelamente al molo e che conduce fino a Puertochico, nella zona dell'Avenida de la Reina da dove è possibile ammirare tutta la baia

Lungo questa strada sorgono, tra l’altro, il Banco de Santander, uno degli edifici più imponenti della città, costruito intorno agli anni Quaranta e l’avveniristico Centro di Arte Botin progettato da Renzo Piano.

Nella zona di El Sardinero si trovano alcune tra le spiagge più belle dalla città, come Playa de la Magdalena, Playa de la Concha e Playa del Camello.

La mattina del giorno dopo visitiamo la vicina Penisola de la Magdalena, utilizzando per la sosta il parcheggio antistante la Playa del Camello (N 43° 28’ 11.334’’ W 03° 46’ 35.716’’), vicino all’ingresso del parco, che è visitabile gratuitamente a piedi, oppure utilizzando un trenino turistico.

ll Parco della Magdalena si trova arroccato sull’omonima penisola ed è uno spazio esteso su una superficie di venticinque ettari in cui una gran varietà di specie vegetali si alterna ad aree giochi per bambini, ad una grande vasca di acqua salata in cui nuotano simpatiche foche, a spazi espositivi dove sono riprodotti tre galeoni, utilizzati per esplorare il Rio delle Amazzoni, nell'epoca del colonialismo spagnolo verso le Americhe.

Anche se, a volte, il vento è forte, viene spontaneo avvicinarsi il più possibile alla scogliera per ammirare il mare e il paesaggio circostante. Inizialmente si può vedere l’intera baia di Santander, ma una volta raggiunta la punta più estrema il mare aperto offre uno spettacolo ineguagliabile .

Nel parco sorge il Palazzo reale, d’ispirazione inglese, eretto tra il 1908 e il 1912 su ordine di Alfonso XIII di Spagna, che voleva una residenza estiva lontana dal caldo della Spagna centrale; venne utilizzato per questo scopo fino al 1930, anno dell’inizio della Rivoluzione Spagnola. Oggi è sede di alcuni prestigiosi corsi dell’Università ed è visitabile con guida ed a orari stabiliti.

Nel pomeriggio, percorsi circa 30 Km, visitiamo il museo delle GROTTE DI ALTAMIRA, nel territorio di Santillana do Mar, dotato di un ampio e gratuito parcheggio (N 43°22’41.838’’             W 04°07’ 27.216’’). La grotta originale, non visitabile, presenta un tracciato irregolare ed è lunga circa 270 metri. È costituita da un grande ingresso, una galleria e una sala laterale. Custodisce alcuni dei migliori esempi di arte rupestre preistorica. I disegni risalgono a circa 14.000 anni fa e rappresentano bisonti, cervi, cinghiali, cavalli. Sono realizzati con una tinta ocra naturale di colore rosso profilata di nero.

 Per garantirne la conservazione, la struttura della grotta e i dipinti sono stati minuziosamente riprodotti nella nuova grotta del museo, utilizzando gli stessi procedimenti pittorici. In questo modo è possibile osservare nei particolari il grande soffitto con la raffigurazione di bisonti policromi e visitare il laboratorio dove si illustrano le tecniche utilizzate in questo capolavoro dell'arte rupestre.

La visita è guidata ed a orari stabiliti ed il biglietto d’ingresso costa 3,00 €

Proseguiamo alla volta di COMILLAS dove ci fermiamo nel campeggio del paese (€ 23,00 a notte, con servizi ed elettricità) .

Vi è però anche la possibilità della sosta libera nel parcheggio comunale di Via Antonio Lopez     (N 43° 23.218’ W 04° 17.223’) all’inizio del centro storico che è caratterizzato dal pantheon, dal vecchio ospedale, dalla fontana dei Tres Caños e dall'angelo guardiano del cimitero

Sulle strade del centro lastricate di pietra e sulle sue piazzette, si affacciano dimore nobiliari, torri ed edifici in stile modernista ed, in particolare, sono visitabili "El Capricho” di Antoni Gaudí, con il suo inconfondibile portico e le decorazioni ceramiche dei suoi muri, il Palazzo di Sobrellano, edificio in stile neo-gotico, e l'Università Pontificia, sede del Centro Internazionale di Studi Superiori dello spagnolo, che domina tutta la località. Le visite dei palazzi sono a pagamento, guidate, limitate nel numero ed a orari stabiliti.

Nel pomeriggio del 16 giugno, dopo aver percorso circa 315 Km., giungiamo a RIBADEO e, per la notte, sistemiamo il camper nel parcheggio gratuito sito vicino all’ascensore che collega la zona del porto al centro storico (N. 43° 32’ 13.2” W 07° 2’ 8.3”).

La mattina dopo visitiamo la città che, per il vero, ad eccezione di qualche mal tenuto palazzo storico, non offre attrazioni turistiche di rilievo.

Presso il locale Ufficio del Turismo, ci informano, tra l’altro, che la bassa marea raggiungerà il culmine tra le 15.30 e le 15,45, per cui, prima di pranzare, raggiungiamo la zona de LAS CATEDRALES, a 10 Km. di distanza, sistemando il camper nell’apposito parcheggio gratuito      (N 43° 33’ 10.834” W 07° 9’ 25.986”), dove, sicuramente, avremmo pure potuto trascorrere la notte precedente.

Punto turistico di notevole interesse, la Praia das Catedrais deve il suo nome alle numerose e particolari formazioni rocciose situate sulla spiaggia che formano una serie molto suggestiva di archi naturali, alti anche più di 10 mt, attraversabili a piedi durante la bassa marea e che ricordano molto gli archi rampanti delle cattedrali gotiche. Il percorso di circa 1 Km. è senza dubbio unico nel suo genere. Sono molto interessanti anche le formazioni rocciose in mare antistanti la spiaggia, con ponti naturali di roccia, scogli scavati dal vento, piccole piscine ed altri archi naturali.

Con l’alta marea, si può intraprendere un sentiero panoramico che cinge tutta la spiaggia: in definitiva, un sito interessante per farsi un’idea delle maree e della possente forza del mare.

Nel tardo pomeriggio, percorsi circa 150 Km., giungiamo al parking Torre de Hercules di A CORUNA, (N 43° 23’ 02” W 08° 24’ 07”), gratuito, vicino al monumentale faro, con una piccola spiaggia a meno di 100 mt. e, a pochi passi, dalla fermata del bus n. 5 (€ 1,30) che porta nella centralissima Piazza di Spagna.

Approfittiamo delle ore di luci ancora restanti per salire in cima al faro (ingresso € 3,00) e, dopo 217 gradini, si giunge proprio sotto la lanterna, con un panorama mozzafiato.

La Torre di Ercole è l’unico faro romano ancora utilizzato nella sua funzione originaria. Fu costruito, probabilmente, durante la seconda metà del I secolo o nei primi anni del II secolo d.C. dall’Impero Romano nel “finis terrae” del mondo conosciuto. La costruzione di pianta quadrangolare, con lati di mt. 11,75, ha un’altezza di 55 mt, dei quali 34,38 corrispondono al periodo romano mentre i restanti 21 mt. sono quelli realizzati durante il restauro del 1789. Tutta la torre si erge su una piattaforma poligonale che misura 32,40 metri e che gli fa da base.

Dedichiamo la mattina del 18 giugno alla visita della città.

Situata di fronte all’Oceano Atlantico, A Coruña è una città dalla storia strettamente legata al suo antico porto peschereccio e commerciale. La penisola sulla quale sorge la Ciudad Vieja (centro storico) accoglie, oltre alla torre d’Ercole, un interessante complesso romanico di strade, piazze e chiese medievali.

La storia della città inizia a prendere rilevanza in epoca romana, quando il porto divenne un passaggio strategico delle rotte di navigazione. Da sempre, il porto è stato lo scenario di alcuni degli avvenimenti storici più importanti della città, come la sconfitta nel 1589 del corsaro inglese Francis Drake per mano dei cittadini di A Coruña guidati dall’eroina María Pita.

Nelle movimentate vie del primitivo borgo medievale si conservano esempi di architettura romanica come la chiesa di Santiago. Costruito nel XII secolo, questo tempio, è il più antico della città. Nella parte alta del borgo si trova un’altra chiesa con lo stesso riconoscimento, quella di Santa María del Campo. La costruzione di questa antica collegiata risale al XII e XIII secolo e fu eseguita dalla Corporazione dei “Mareantes”. Inoltre, il convento di Santa Bárbara (sec. XV) e la bella piazzetta dallo stesso nome sono dichiarati come Insieme Storico Artistico.

Lo stile barocco è presente in altri edifici religiosi. A questo stile appartengono la chiesa delle Cappuccine e le chiese di San Nicolás e San Jorge, entrambe erette agli inizi del XVIII secolo.

La costruzione civile più importante della città è il Municipio che si trova nella piazza di María Pita, centro nevralgico della città. Si tratta di un elegante e monumentale edificio risalente all’inizio del XX secolo, caratterizzato dai suoi portici e gallerie, nonché da tre torri terminanti con tre  cupole.

Nel centro di A Coruña è stato realizzato il Giardino di San Carlos. I muri della fortezza di San Carlos ospitano questo spazio singolare in cui si trova la sede dell’Archivio del Reino de Galicia, mentre al centro si trova la tomba di Sir John Moore, generale britannico deceduto nel 1809 durante la battaglia di Elviña.

Di fronte al porto, nella Avenida de la Marina, si possono ammirare le tipiche case con gallerie bianche con vetrate del XIX sec., elementi architettonici che costituiscono una delle immagini più conosciute di A Coruña e che sono valse a questa città l’appellativo di “Città Cristallo”.

Il Castello de San Antón, a un’estremità dell’area portuaria fu costruito alla fine del XVI secolo a scopo difensivo e successivamente ristrutturato nel XVIII secolo. Attualmente ospita il Museo Archeologico Provinciale,

Sul vasto lungomare de A Coruña sorgono l’Acquarium Finisterrae, che ospita uno degli acquari più importanti di Spagna, oltre a ospitare sale di esposizioni interattive legate al mare.

L’essere umano è, invece, il tema centrale del Domus o Casa del Hombre, situato in un edificio futurista progettato dall’architetto Arata Isozaki.

Il lungomare costeggia le ampie spiagge di Riazor e Orzán, mentre nella Ruta Picasso, si possono seguire i passi del geniale artista che ha vissuto per quasi quattro anni ad A Coruña.

Nel pomeriggio partiamo alla volta di MUXIA per visitare il Santuario di Nosa Senora da Barca e sostiamo nell’apposito parcheggio gratuito a picco sul mare (N 43° 6’ 43.74” W 09° 13’ 8.94”).

Il santuario della Virxe de Barca o Nosa Señora da Barca è una delle tappe finali per i pellegrini che intraprendono il lungo cammino di Santiago de Compostela. E’ una chiesa spettacolare che si affaccia sull’oceano e che sorge su un noto e antico luogo di culto megalitico, la Pedra de Abalar che significa la pietra basculante o oscillante e che i pellegrini raggiungono per farla oscillare cercando di ritrovare il suo punto di equilibrio. Il santuario è risalente all’XI – XII secolo e da sempre esercita un fascino misterioso sui visitatori.

Proseguiamo nel nostro viaggio ed in serata siamo a FINISTERRE (Fisterra in Galego) e pernottiamo nell’area di sosta di Calle La Coruna 53 (N 42° 54’ 39” W 09° 15’ 48”) (€ 8,00 a pernottamento con servizi ed elettricità).

La mattina del 19 giugno, percorsi 3 Km dall’area di sosta, raggiungiamo il Capo Fisterra (N 42° 53’ 11” W 09° 16’ 19”) tradizionalmente considerato come il punto più ad occidente del continente. Una colonnetta di cemento vicino al faro dichiara che ci troviamo al Km. 0.

Il Cammino di Santiago si estende fino a qui, per i pellegrini che, secondo la tradizione, bruciano sulla riva del mare i vestiti per intraprendere il viaggio di ritorno verso casa.

Dopo aver ammirato lo splendido panorama riprendiamo il viaggio e giungiamo a MUROS e per visitare questo centro lasciamo il camper in un parcheggio gratuito (N. 42° 46’ 30.429” W 09° 03’ 16.965”) vicino ad una accogliente spiaggetta. La cittadina è caratterizzata dai portici marinari tipici delle sue abitazioni, sotto i quali anticamente si riparavano le attrezzature da pesca e si salava il pesce. Esistono case di questo tipo in tutto il centro storico. Costruite con grandi blocchi di pietra, possiedono ampie gallerie porticate nella parte inferiore e balconi lungo tutto il perimetro ai piani superiori.

La tappa successiva ci porta a SANTIAGO DE COMPOSTELA che raggiungiamo, nel primo pomeriggio, dopo poco più di 70 Km. e ci fermiamo nell’area di sosta in Rua de Manuel Maria     (N 42° 53’ 44” W 08° 31’ 54”), dove è disponibile il servizio di carico e scarico ma non l’elettricità. Il costo per la sosta è di € 3,50 dalle ore 8,00 alle 20,00 e di € 12,00 per la notte. Il centro, distante circa 1,5 Km, è raggiungibile, oltre che a piedi, con il bus n. 1 (€ 1,00) la cui fermata è a 100 mt.

Dedichiamo il resto della giornata alla visita della città la cui notorietà è dovuta soprattutto al fatto che, da oltre un millennio, è, secondo la tradizione cristiana, sede delle spoglie mortali di Giacomo il Maggiore, apostolo di Gesù. Le spoglie mortali dell'apostolo sono conservate nella maestosa cattedrale, costruita nei secoli a tale scopo, tappa finale del cammino di Santiago di Compostela. Nel centro storico, oltre alla Cattedrale ed al Pórtico da Gloria, tante piazze emblematiche, come quella dell'Obradoiro, la Quintana e O Toural, e decine di chiese, conventi e palazzi in stile romanico, gotico e barocco.

La mattina del 20 giugno entriamo in PORTOGALLO e a VIANA DO CASTELLO sostiamo nel parcheggio gratuito di Rua do Lima (N 42° 41’ 43.3” W 08° 49’ 07.3”) da dove il centro è raggiungibile a piedi, percorrendo un bel viale alberato che inizia appena fuori dal parcheggio. La città non offre grandi attrazioni storico- turistiche e, dopo un giro per il centro, con la funicolare (Elevator) di Santa Lucia (biglietto A.R. € 3,00) nella Av. 25 Abril, nella zona dell'ospedale, andiamo a visitare la Basilica di Santa Lucia, costruita nel 1923, situata in un contesto naturale a 300 metri di altezza, in cui vi è anche un punto panoramico, un forte dell'Età del Ferro ed un'area ricreativa. Questa funicolare si trova in un terreno elevato, proprio dietro la stazione ferroviaria e per arrivare si può prendere l'ascensore gratuito o attraversare il centro commerciale Viana Shopping. La funicolare è caratterizzata da 650 metri di lunghezza e percorre in 7 minuti, un dislivello di 160 metri.

Proseguiamo per PORTO dove arriviamo in prima serata e ci fermiamo nel parcheggio gratuito di fronte alla città, sul Duero, in Villa Nova de Gaia (N 41° 08’352” W 08° 37’ 59.72’’) da dove il centro è raggiungibile con una passeggiata di circa mezz’ora, non essendoci in zona mezzi pubblici.

Visitiamo la città il giorno dopo utilizzando un bus turistico (€ 18,00 valido per 2 giorni e comprensivo della crociera sul Duero) che fa capolinea vicino al Ponte Luis e si rende necessario per conoscere la città anche nelle zone più periferiche.

Tante le cose da vedere e solo per citarne alcune: il ponte Dom Luís I, costruito da un allievo di Eiffel, che sovrasta il fiume Douro e che unisce la città di Porto con Vila Nova de Gaia, sull’altra sponda: il ponte porta questo nome perché è stato dedicato a Luigi di Braganza, trentaduesimo re del Portogallo; la Stazione di São Bento ricoperta, al suo interno, da oltre 200 mila azulejos azzurri, le tipiche piastrelle di porcellana decorate; la Torre dos Clérigos, indubbiamente uno dei simboli della città, che risale al 1700 e si innalza tra i tetti di Porto con i suoi 76 metri di altezza ed è la torre più alta dell’intero Portogallo (ci vogliono più di 200 scalini per raggiungere la vetta) ; la Sé Catedral, la cattedrale della città, in stile romanico, costruita nel XII secolo; la Igreja de São Francisco, una chiesa tutta ricoperta d’oro; l’Igreja de Santo Ildefonso con la sua splendida facciata azzurra, ricoperta da circa 11.000 azulejos; il Palacio Da Bolsa con le magnifiche decorazioni interne, il cortile interno, chiamato Pátio das Naçoes (Cortile delle Nazioni) ricoperto da una cupola ottagonale, costruita a partire dal 1880, decorata internamente, nella sua parte inferiore, dagli stemmi del Portogallo e dei paesi con cui il Portogallo intratteneva relazioni commerciali nel XIX secolo e la  sala principale del palazzo, la "sala Araba", costruita tra il 1862 e il 1880, decorata in stile Neomoresco, uno stile esotico in auge in quel periodo, ed utilizzata per il ricevimento di personalità e vertici di stato in visita a Oporto; la Libreria “Lello” conosciuta anche con i nomi di Libreria “Lello e Irmão” o Libreria “Chardron”, situata in un edificio del centro storico, in Rua das Carmelitas, una delle librerie più belle del mondo fondata nel 1869.

Il 22 giugno ci spostiamo a COIMBRA e sostiamo nel parcheggio gratuito del Parque Verde do Mondego, (N 40° 11’ 55” W 08° 25’ 41”) sul fiume Mondego, alberato e dotato di servizi di carico acqua e scarico cassetta WC (la postazione è all’angolo del primo deposito delle barche a vela, segnalata da un cartello scolorito e poco leggibile). Il centro è raggiungibile a piedi con una breve passeggiata nei viali del suddetto parco fino al Ponte di Santa Clara. Attraversato questo ponte, si entra nel centro storico e dal Largo de Portagen, salendo per la Rua da Couraga Estrela, con una salita abbastanza impegnativa, si raggiunge la storica Università, fondata nel 1290.

Dal Pátio das Escolas, si accede alla Sala dos Capelos in cui si svolgono le cerimonie più importanti, alla Capela de São Miguel con un imponente organo barocco e alla Biblioteca Joanina, (una delle più belle del mondo) che possiede più di 300 mila volumi, risalenti ai secoli che vanno dal XVI al XVIII, disposti su bellissimi scaffali decorati con talha dourada (legno intagliato ricoperto da una lamina d’oro). Le visite guidate a pagamento della biblioteca sono ad orari stabiliti ed a numero chiuso. I vari edifici occupano gli spazi dell’ex palazzo reale in cui vissero i primi re del Portogallo che stabilirono a Coimbra la capitale del regno.

Il centro storico di Coimbra è tutto un saliscendi . Situato nella Baixa, la città bassa, zona di acquisti e di caffè storici, sorge il Mosteiro de Santa Cruz che accoglie il sepolcro del primo re del Portogallo, Afonso Henriques, e sull’altra riva, il Mosteiro de Santa Clara-a-Velha, recuperato e salvato dalle acque del fiume che lo hanno più volte sommerso nei secoli. E poi la Sé Velha, la cattedrale, sulla cui scalinata si svolge la serenata monumentale in cui gli studenti, indossando mantelli neri, cantano con molta passione il Fado de Coimbra. E proprio a fianco del Mosterio di santa Cruz c’è l’omonimo Cafè dove, ogni giorno, alle 18,00, è possibile assistere gratuitamente, seduti ai tavolini del locale, ad una piacevolissima esibizione di Fado di Coimbra che ha caratteristiche e tonalità diverse dal Fado di Lisbona e da quello di Porto.

Il giorno dopo, 23 giugno, andiamo a BATHALA, dove sostiamo nel parcheggio gratuito del suo Monastero (N 39° 30’ 38” W 8° 49’ 27”). Il monastero di Batalha o Convento de Santa Maria da Vitória è costruito in stile gotico con parti in stile manuelino. La costruzione del monastero durò circa due secoli, da 1386 al 1517, durante i regni di sette monarchi. Il portale mostra, nell'archivolto, un complesso di 78 statue, La chiesa è molto lunga e stretta in proporzione all'altezza e al suo interno vi è la Cappella del fondatore dedicata a re Giovanni I. La cappella ha pianta quadrata con un alto soffitto sormontato da una lanterna ottagonale. Al centro della cappella sono le sontuose tombe di Giovanni I e della moglie Philippa di Lancaster. Le tombe dei quattro figli più giovani, compresa quella di Enrico il Navigatore, sono accostate alla parete sud della cappella.

Separata dal resto del monastero e accessibile solo dall’esterno sorge un vero gioiello architettonico: la cappella incompiuta, commissionata dal re Edoardo del Portogallo, a pianta ottagonale con sette cappelle più piccole i forma esagonale. 

La sala capitolare del monastero presenta due statue militari di guardia ad un milite ignoto. 
Il complesso di Batalha presenta inoltre due diversi chiostri: il chiostro di Giovanni I e il chiostro di Alfonso V. Il primo è molto sobrio con sculture gotiche con quadrifogli, fiordalisi, e rosette, sfera armillare e la croce dell'Ordine di Cristo mentre il chiostro di Alfonso V è altrettanto sobrio e venne realizzato nel XV secolo, e all’umiltà architettonica si aggiungono elementi in stile manuelino.

Nel pomeriggio, ci spostiamo a FATIMA e sostiamo nel parcheggio gratuito del Santuario  (N 39° 38’ 00” W 8° 58’ 30.2”). Il complesso presenta, rispetto a quanto avevamo visto 25 anni fa, diverse nuove strutture nella zona alta della spianata di fronte alla Chiesa, che meritano senz’altro di essere visitate.

In serata giungiamo ad ALCOBACA per visitare quest’altro Monastero che, vista l’ora, è già chiuso al pubblico. Pernottiamo nel vicino parcheggio gratuito (N. 39° 32’ 56.29” W 8° 58’ 30.2”) che, però, è in discreta pendenza, se si esclude la sua parte più alta, di fronte ad un edificio scolastico.

La mattina successiva visitiamo questa immensa costruzione, definita come uno dei monasteri cistercensi più belli e maestosi del mondo, dichiarato Patrimonio Unesco. Costruito in stile gotico, il Monastero di Alcobaça lascia senza parole per l’immensa vastità delle sue dimensioni abbinata a una totale semplicità e nudità degli interni. Le sue altissime navate sovrastano il visitatore come una foresta austera e sobria di colonne: un magnifico colpo d’occhio. Questa scelta riflette la dolorosa storia di Dom Pedro e della consorte Inês de Castro, assassinata dal suocero manovrato dai consiglieri reali. Dom Pedro, folle di rabbia, fece costruire una tomba sontuosa ed elaborata per la sua amata dopo aver fatto riesumare il corpo, averlo incoronato e aver obbligato i nobili a baciare la mano della regina.

La Igreja de Santa Maria de Alcobaça è impressionante per la sua navata lunga 106 metri.

Le Tombe reali di Dom Pedro e Inês de Castro sono due gioielli di arte gotica con i raffinati ceselli che raccontano le vicende della coppia, fra levrieri, angeli custodi e strane figure metà uomini e metà bestie che raffigurano gli assassini che tagliarono la gola alla giovane fanciulla.

Il Chiostro del Silenzio è un’oasi di pace e tranquillità abbellito da aranceti e da una galleria in stile manuelino.

Una serie di spettacolari sale  utilizzate dai monaci, dal parlatorio al refettorio, passando per le sale capitolari, i chiostri dei cardinali, la biblioteca e le cucine sono tutti immensi ambienti rivestiti di azulejos.

Finita la visita, ci trasferiamo a CABO CARVOERIO e ci fermiamo, sotto il faro, nel parcheggio gratuito (N 39° 21’ 36”   W 9° 24’ 29”) . La località si trova nel punto più occidentale della penisola di Peniche di fronte all’arcipelago Berlengas, in una riserva naturale terrestre e marittima. Questa scogliera selvaggia alta 25 metri è caratterizzata da un faro maestoso che fu eretto in quel luogo, a causa dei numerosi naufragi che sono sempre avvenuti nelle tempestose acque sottostanti. Il panorama è certamente affascinante, come impressionante è la forza del mare: certamente un luogo di grande valore naturale e paesaggistico.

A 250 metri dal faro, sorge un piccolo gioiello: il Santuario di Nossa Senora dos Rimedios            (N 39° 21. 984” W 09° 24’ 165”), internamente tutto rivestito con azulejos che ricordano alcuni episodi della vita della Madonna.

Proseguiamo alla volta di PENICHE, distante poco più di 3 Km., e per la visita alla cittadina e per trascorrere la notte usufruiamo del parcheggio gratuito in Rua da Ponte Velha (N 39° 21’ 522”      W 09° 22’ 661”) affollatissimo di Camper dei partecipanti ad una maratona che si è svolta, in un clima di grande festa, nelle ore notturne.

Peniche è uno dei maggiori porti pescherecci del Portogallo e mantiene intatto il suo Forte, una fortezza costruita fra il XVIº e il XVIIº secolo per difendere la costa, insieme alla fortezza sulla spiaggia di Consolação e a quella sull’isola di Berlengas

Oltre che per la pesca, che è sempre stata la maggiore fonte di reddito della popolazione locale, Peniche è famosa per l’artigianato, in particolare per le rendas de bilros (merletto a tombolo), una tecnica di lavorazione che le donne hanno perfezionato mentre gli uomini andavano per mare, immortalata in una statua nel centro storico.

Si riparte il giorno dopo, 25 giugno, alla volta di CABO DA ROCA e ci fermiamo nel parcheggio gratuito in prossimità del faro (N 38° 46’ 50.37” W 09° 28’ 51.89”) .

Trattasi di un promontorio aspro e selvaggio che segna il punto più occidentale del continente europeo. Fino alla fine del 14° secolo si credeva che le scogliere battute dal vento fossero i confini del mondo e lo spettacolare paesaggio desolato aggiunge fascino al luogo. Le onde minacciose dell'Oceano Atlantico si infrangono alla base delle imponenti scogliere frastagliate, mentre percorsi con sentieri impegnativi  consentono di ammirare la selvaggia costa.

Da qui raggiungiamo SINTRA, dove, inizialmente ci fermiamo nell’A.A. comunale di Avenida Conde Sucena (N 38° 47’ 20” W 09° 22’ 29”) ma, poiché l’area risulta molto distante dal centro, decidiamo di fermarci in un parcheggio gratuito più vicino alla stazione ferroviaria (N 38° 48’ 0.57” W 09° 22’ 29”) leggermente in pendenza, completamente vuoto il sabato e la domenica ma affollatissimo durante i giorni feriali, fino alle 19,00. Utilizziamo per la visita alla città il bus n° 434, (linea gialla) con partenza dalla stazione (€ 5,50) e sosta davanti ad ogni palazzo da visitare. La prima tappa è nel centro storico davanti al Palacio Nacional de Sintra, con i due enormi camini conici che si innalzano dalla cucina; fondato dagli arabi, divenne per circa otto secoli, a partire dal XII secolo, la residenza della famiglia reale portoghese ed è l’unico sopravvissuto delle corti reali medievali.

Dopo la visita a questo palazzo, riprendiamo il bus che ci porta al Castelo dos Muros che, di probabile origine musulmana, risale al secolo XI e non è mai stato scenario di alcuna battaglia: la sua funzione, infatti, non era quella di difendere la città di Sintra ma solo quella di vigilare su Lisbona e i suoi dintorni.

La terza tappa del percorso porta al Palacio de Pena,  che, costruito a 500 metri di altezza, si ispira ai palazzi della Baviera: è il più bel esempio di architettura romantica in Portogallo, per via delle sue caratteristiche estremamente fantasiose. La sua costruzione risale al 1830, anno in cui il re Ferdinando II, amante dell’arte, acquisì le rovine del Monastero di Nostra Senhora de Pena per trasformarle in un palazzo in grado di rappresentare un’opera lirica. Ogni sezione dell'esterno è singolarmente decorata con colori vivaci e sculture in pietra mentre all'interno, le sale di rappresentanza sono state mantenute come erano nel 1910 quando la corte reale portoghese scappò in Brasile per sfuggire alla rivoluzione.

Il 26 giugno, con il treno in partenza da Sintra ogni 40 minuti circa, (€ 4,90 A.R.) raggiungiamo, dopo circa mezz’ora, la stazione Rossio nel centro di LISBONA che non offre grandi possibilità di parcheggio per i camper. Decidiamo di visitare la città con uno dei bus turistici (€ 23,00 valido due giorni) con il quale si percorrono tre itinerari, nella zona centrale ed in quella periferica, passando davanti a tutti i monumenti ed i luoghi interessanti da vedere e fermandosi in quelli che si decide di visitare.

Rientriamo in serata a Sintra, ed il giorno dopo, sempre davanti alla stazione, saliamo sul bus n. 435 (linea verde) (€ 2,50) che ci porta alla Quinta da Regaleria, nata, all’inizio del XX secolo, dall’immaginazione del suo proprietario Antonio Augusto Carvalho Monteiro e dall’architetto italiano Luigi Manini. Dal sogno alla realtà, il risultato è stato una creazione unica immersa nel verde, piena di angoli magici e particolari che intrecciano la storia nazionale con aspetti mitici ed esoterici.

Il successivo Palacio de Seteais è un edificio in stile neoclassico costruito negli ultimi decenni del secolo XVIII. Oggi è un albergo molto curato negli spazi esterni, con una terrazza panoramica sulla città.

Si giunge infine all’ultima tappa del percorso: il Palacio de Monserrate. Costruito nel XVIII secolo da Francis Cook, un milionario inglese, rappresenta non solo un altro dei migliori esempi di architettura romantica a Sintra ma anche un esempio dello spirito eclettico dell’ Ottocento. Con una forte influenza dello stile inglese è un tutt’uno con uno dei più ricchi giardini botanici del Portogallo, con alberi esotici, cascate e laghetti.

Nel pomeriggio del 27 giugno ci spostiamo ad EVORA dove sostiamo in un parcheggio gratuito    (N 38° 34.607’ W 07° 54.877 ‘) vicino all’acquedotto romano ed a pochi passi da uno degli accessi lungo le mura che circondano la città, raggiungendo in pochi minuti il suo centro.

Dichiarata Patrimonio Unesco, Évora è sicuramente una delle città più belle del Portogallo. All’interno della cinta muraria, si snoda una ragnatela di stretti vicoli trasversali dai nomi bizzarri come Vicolo del Malrasato, Via del Sarto della Contessa e Piazza del Signore dei Terremoti, con case bianche dai patii lastricati e terrazze merlate che la rendono simile a una medina araba. Da Piazza do Giraldo, con la cattedrale romanica, si va verso il Tempio romano di Diana, scampato ai secoli e al Medioevo. L’Università è una delle più belle del Portogallo, grazie anche all’armonioso chiostro rinascimentale in stile italiano e a tutte le aule decorate con meravigliosi azulejos. Intorno a Largo da Porta de Moura si possono ammirare una serie stupefacente di case d’epoca medievali, con fontane e arcate in stile moresco come Palazzo Silveira, casa Cordovil, casa Soure, Igreja do Carmo. Infine la Chiesa di São Francisco dallo stile mudejar e un meraviglioso portale con i simboli dell’impero portoghese, la corona, il pellicano e la sfera.

Il 28 giugno, dopo aver percorso circa 250 Km, giungiamo a LAGOS nell’area di sosta vicino lo Estadio Municipal (N 37° 06’ 57” W 8° 40’ 44”) attrezzata con impianto di carico e scarico. Vi è la possibilità, all’interno dello stadio, di usufruire, fino alle 18,00, di docce a pagamento (€ 2,00).

Lagos è una piccola cittadina dell’Algarve ed uno dei luoghi turistici più apprezzati della regione. Il centro storico presenta un’ architettura tradizionale con case pittoresche, tipiche della regione. I monumenti più interessanti sono la chiesa di Santo Antonio, l’antica sede del Mercado dos Escavos e l’affascinante Forte Bandeira, risalente al XVII° secolo, un fortino arroccato sulle scogliere che controllava l’accesso al fiume e da cui i funzionari avvertivano la popolazione in caso di aggressioni provenienti dal mare. Praia da Batata è la spiaggia principale, che si trova proprio di fronte al viale principale di Lagos, mentre Meia Praia, nelle vicinanze del porto, è una spiaggia grande con una serie di bar, che si anima anche alla sera con musica e balli.

Il giorno dopo ci spostiamo a PRAYA DE MARINHA (N 37° 5’ 25”   W 8° 24’ 45”) e sostiamo liberamente in uno dei tanti spazi liberi del posto. E’ questa una delle più belle  spiagge della costa dell’Algarve, tanto da essere classificata fra le prime 5 spiagge più belle del Portogallo e tra le prime 10 al mondo. Questa piccola spiaggia è circondata da scogliere erose dagli anni e dal mare che hanno generato una varietà di formazioni rocciose come archi, grotte o pozzi naturali. La più imponente di esse è alta 50 metri, e tutte le altre piccole rocce sembrano danzarle intorno. Bellissimo il contrasto tra i colori cristallini e turchesi del mare con il colore dorato della roccia. Le pareti rocciose di Praia da Marinha nascondono la diversità marina presente sul territorio come anemoni, ricci, stelle di mare e gamberi. Da qui parte la passeggiata lungo le scogliere a strapiombo sull’oceano chiamata “percorso delle 7 valli sospese”. Il percorso offre scorci unici, e panorami mozzafiato specialmente al tramonto. Le spiagge sottostanti sono raggiungibili attraverso ripide scalinate, mentre l’ultima parte del percorso che arriva alla spiaggia di Carvoeiro, è una bellissima passerella in legno di recente costruzione con sedute per ammirare un indimenticabile tramonto.

Ovviamente questo tratto di costa può essere anche visto dal mare con le barche che partono dalla PRAYA di BENAGIL (N 37° 5’ 15.405” W 8° 25’ 35.275”). La spiaggia ha un locale per la ristorazione e toilette pubbliche. Qui è praticamente impossibile sostare con il camper, anche di piccole dimensioni. (il camper può essere parcheggiato cento metri prima del grande parcheggio per auto dotato di sbarra che impedisce l’ingresso ai mezzi di altezza superiore ai 2,20 mt). Lo spettacolare giro con veloci barche a motore (€ 20,00 per 1 ora) da la possibilità di ammirare le grotte marine e le spiagge non accessibili da terra, tra le quali la splendida grotta di Benagil con il tetto che, parzialmente crollato, ha formato un’apertura circolare che illumina tutto l’interno.

Lasciamo queste meraviglie della natura e iniziamo il viaggio di ritorno raggiungendo in tarda serata la città di SIVIGLIA dove pernottiamo nel parcheggio a pagamento (€ 10,00 per ogni notte) in Avenida Presidente Adolfo Suarez (N. 37° 22’ 25.14” W 5° 59’ 38.111”) .

Dedichiamo la giornata del 30 giugno alla visita della città il cui centro storico è raggiungibile a piedi dal parcheggio. In particolare decidiamo di visitare la Cattedrale, l’Alcalzar e la Plaza de Toros, per poi portarci nella splendida Plaza de Espana sicuramente la piazza più suggestiva ed imponente di Siviglia. Il complesso sembra un intreccio tra un palazzo reale ed una piccola Venezia. La piazza (larga 200 metri) ha la forma di un ferro di cavallo rivolto verso il fiume Guadalquivir a simboleggiare l'abbraccio della Spagna alle sue colonie americane ed è circondata dal palazzo con due grandi torri alle estremità; al centro della piazza vi è una grande fontana e tutta la piazza è percorsa da un canale navigabile sormontato da 4 ponti.

Nel tardo pomeriggio partiamo alla volta di CORDOBA e ci fermiamo nell’area di sosta Parque Centro Historico in Avenida del Corregidor (N 37° 52’ 28.34” W 4° 47’ 11.32”) a pagamento        (€ 17,95 per 24 ore) con impianto di carico e scarico (€ 2,00  in più per il carico di acqua potabile ed 1 ora di elettricità).

Visitiamo il vicino centro storico nella mattinata del 1 luglio e dopo aver ammirato il Ponte Romano che unisce le due sponde del Guadalquivir e visitato l’affascinante Alcazar de los Reyes Cristianos, costruito nel XII secolo da Afonso X, entriamo nella Mezquita o Moschea di Cordoba: un edificio meraviglioso che incarna i numerosi cambiamenti politici e religiosi che la città ha subito nel corso dei secoli e che oggi è la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Costruita nel 785 dall’emiro Abdar-Rahman I, sul sito di una antica chiesa visigota, la Mezquita è presenta mosaici d’oro, giganteschi doppi archi con 856 colonne e giochi di luci  che si rincorrono lungo i 23 mila metri quadrati dell’edificio, opera meravigliosa degli architetti islamici.

In serata partiamo per l’ultima tappa alla volta di BARCELONA, fermandoci per dormire in un Autogrill nella zona di Valencia. Decidiamo però di non raggiungere la città con il Camper, visto anche il costo eccessivo del parcheggio dove avevamo previsto di sostare, e ci fermiamo a SITGES nell’omonimo Campeggio (Camping Sitges) (€ 30,00 per notte) all’ingresso del quale vi è la fermata del bus di linea E 16 (€ 4,00 per corsa) che, in quasi un’ora, porta al capolinea in Piazza Catalunya di Barcelona.

Anche qui decidiamo di utilizzare per la visita alla città il bus turistico (€ 29,00 per 1 giorno) che, con due itinerari, ha fermate nei luoghi più interessanti per consentire le visite degli stessi.

Il 5 luglio, nella tarda mattinata, lasciamo il campeggio e, percorrendo con molta attenzione la strada costiera, tutta curve ma con splendidi scorci panoramici sulla costa e sul mare, raggiungiamo il porto di Barcelona dove ci imbarchiamo sulla stessa nave dell’andata (la Cruise Roma) che, con circa un’ora di ritardo accumulato per i tanti mezzi da imbarcare, all’ una di notte del 6 luglio parte alla volta di Civitavecchia.

Abbiamo percorso in tutto 5.100 Km spendendo 581 € per il carburante (il gasolio in Spagna e Portogallo costa in media € 1,05).

Non abbiamo mai utilizzato le autostrade a pagamento, considerato che al loro fianco, soprattutto in Spagna, spesso scorrono autostrade gratuite, preferendo per i nostri spostamenti strade nazionali meno noiose e che consentono di ammirare il paesaggio e le località attraversate .

Per i parcheggi, le aree di sosta ed i campeggi abbiamo speso € 204,50.

Infine, è da tenere presente che, per l’allacciamento alle prese elettriche, bisogna utilizzare la presa schuko, ed infine, cosa che risulterà piacevole per molti, gli ingressi ai musei ed ai luoghi da visitare quasi sempre sono scontati per coloro che hanno superato i 65 anni di età.

Joomla templates by a4joomla