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- Categoria: I nostri viaggi
- Pubblicato: 13 Gennaio 2015
Finalmente sono arrivate le sospirate vacanze pasquali e con il nostro solito gruppo, gli affezionatissimi Canio, Michela, Walter, Concetta e il piccolo Loris, Manuele e Bruna ci apprestiamo a scoprire la regione Sicilia.
16 Aprile
Partenza ore 15.30 da Potenza, verso le ore 21.00 giungiamo a Villa San Giovanni, dove facciamo i biglietti per l’imbarco presso la Compagnia di navigazione Caronte spendendo per andata e ritorno 95 euro.
Alle 21 .37 inizia la traversata dello stretto e dopo venti minuti ci accoglie Messina con la sua brutta schiera di orribili e tristi palazzoni che sovrastano la zona portuale.
Lasciamo Messina e ci immettiamo in autostrada, direzione Giardini Naxos, arriviamo all’area di sosta Euro Park (10 euro, allaccio corrente elettrica, carico e scarico) e facciamo uno spuntino a base di focaccia, pizza rustica provolone e salciccia. La giornata porge al termine ,siamo un po’ stanchi, le sei ore di viaggio si fanno sentire.
17 Aprile
La mattina prendiamo l’autobus per Taormina, il percorso è abbastanza tortuoso ,guardiamo stupiti il conducente, che con precisione millimetrica riesce a incunearsi tra il traffico e le vetture parcheggiate nei modi più assurdi. Dopo circa 40 minuti siamo a Taormina. Giunti al capolina proseguiamo a piedi, infatti la strada diviene in pratica solo pedonale, raggiungiamo in breve la centralissima piazza Vittorio Emanuele II. Qui all’angolo, palazzo Corvaja, risalente al quattrocento. Imbocchiamo Corso Umberto I, la via che, unendo Porta Messina e Porta Catania, costituisce l’asse principale della cittadina: su di esso si aprono palazzi storici, chiese monumentali e i negozi più vari. Nei pressi ecco la Torre dell’orologio con la sottostante Porta di Mezzo. Oltrepassata la porta, si entra in quella che è la parte medievale della città tutta dominata dal duomo dedicata a San Nicolò. Tanta gente passeggia nelle vie di Taormina, io Manuel , Mattia , Concetta e Loris andiamo a visitare il teatro greco, anche se il cielo non è sereno il panorama è mozzafiato e posso solo immaginare lo splendore di un tempo..
Dopo la sosta gastronomica a base di arancini ripercorriamo a ritroso l’intero percorso fino ad arrivare alla fermata degli autobus
Che dire di Taormina? Certamente un bel posto ma troppo turistico per i miei gusti!
Nel pomeriggio siamo pronti per la nostra escursione direzione Gole di Alcantara, muoviamo il mezzo ed usciamo dall’area di sosta direzione Francavilla di Sicilia lungo la S.S 185 dopo circa 40 minuti arriviamo alla nostra meta. Il parcheggio è molto capiente e non abbiamo problemi di sosta.
La visita dura in tutto un paio d’ore, nel corso delle quali non ci siamo risparmiati in salite e arrampicate per vedere quello che la natura è riuscita a costruire.
Il panorama è assai suggestivo, capace di stregare chiunque: la bellezza e la particolarità delle Gole, i suoi colori e l’impressionante dimostrazione di forza che qui la Natura pare voler dare, costituiscono tutti elementi che rendono lo scenario davvero unico.
Ci dirigiamo verso Nicolosi e sostiamo al campeggio Etna (costo 20 euro)
18 Aprile ”A…MUNTAGNEDDA!”
Stamattina il gruppo si divide , noi famiglia Minetti decidiamo di scoprire l’ Etna , gli altri membri dell’equipaggio decidono di visitare Catania.
Nel percorrere la strada che ci porta al Rifugio Sapienza notiamo un paesaggio unico, tra terreno lavico, querce, pini e fiori.
Che senso di vuota impotenza finisce con l’attanagliare tutti noi, quando ci troviamo di fronte al desolato panorama disegnato dal corso delle eruzioni,
Allora, inevitabilmente, tutti ci sentiamo piccoli, piccoli…
E se ciò è quello che si prova davanti ad una colata spenta, non è difficile immaginare cosa possa significare il vulcano durante la sua fase eruttiva, quando il magma incandescente si riversa sui fianchi della montagna, disegnando i suoi percorsi di fuoco e di fiamme.
Percorriamo una strada che taglia vallate e pendii che non lasciano nulla all’ immaginazione. Lo scenario che si avvicenda è irreale, la lava ha coperto ogni cosa solo qualche rara vegetazione colorata sboccia a dispetto del terreno meravigliosamente lunare.
Le condizioni atmosferiche oggi sul ‘ Etna sono davvero critiche ! Nevica abbondantemente e sono sconsigliate le escursioni ad alte quote. Parcheggiamo il camper al Rifugio sapienza a quota 1900 metri e decidiamo di scalare i crateri vicini . Nevica abbondantemente e Manuel e Mattia sono davvero euforici!
Nel tardo pomeriggio tutto l’ equipaggio si sposta verso Enna per assistere alla processione del venerdì Santo.
Le varie confraternite della città si avviano in processione verso il Duomo.
Sono oltre duemila i confrati incappucciati che, in rigoroso ordine prestabilito in assoluto silenzio precedono le “vare” del Cristo morto e dell’Addolorata, dando così inizio al lungo corteo funebre che percorre quasi tutta la città. Sosta a piazza Europa.
19 Aprile
Stamattina c’è un freddo gelido nella città di Enna, nessuno di noi ha tanta voglia di uscire dal camper. Decidiamo di fermarci ad un supermercato per fare un po’ di spesa e prima di raggiungere San Biagio Platani ,sostiamo nei pressi di un grande centro commerciale per il pranzo. La strada che ci conduce alla prossima meta è ricca di ampie vallate e di impervi canyon scavati nella roccia. Ci troviamo di fronte un paesaggio incontaminato ricco di flora e fauna.
In serata passeggiamo lungo il corso principale di San Biagio Platani noi con Walter ,Concetta e Loris decidiamo di andare a mangiare una pizza, il resto del gruppo preferisce cenare in camper, ci ritroviamo in chiesa per assistere alla messa di mezzanotte.
20 Aprile giorno di Pasqua
Siamo a San Biagio Platani, qui si svolge una delle feste più scenografiche della Sicilia, nel cuore della provincia di Agrigento. Arrivando nel paese si resta affascinati dalla visione di vere e proprie opere d’arte di pane, coloratissimi mosaici di pasta e cereali, incredibili riproduzioni di sculture maestose.
Per molte settimane, prima della Pasqua, le confraternite rivali dei “ Madunnara” (devoti della Madonna) e dei Signurara( devoti a Gesù), sono impegnate nella costruzione di imponenti composizioni di canne che vengono disposte lungo Corso Umberto I , la via principale del paese.
Assistiamo alla processione e all’incontro tra il Cristo Risorto e la Madonna proprio davanti alla chiesa Madre, davvero molto commovente!
Finita la manifestazione prendiamo i nostri mezzi e ci dirigiamo verso Agrigento per il pranzo di Pasqua.
Ci sistemiamo nell’area di sosta nei pressi della Scala dei Turchi di fronte al mare( costo15 euro ) e ciascuno di noi si da da fare per preparare qualcosa, tranne Walter che ha deciso di lavare il camper nel frattempo. Alle ore 16,00 siamo finalmente a tavola! Ci lecchiamo i baffi per l’ottimo primo preparato da Mario e per l’eccellente grigliata di agnello ad opera dello chef Manuele. Il pomeriggio prosegue all’ insegna del relax e di grandi abbuffate di dolci e uova di cioccolata.
In serata ci spostiamo con il camper di Manuele a San Leone, il più rinomato e frequentato lido balneare della provincia di Agrigento. Una passeggiata rilassante tra le palme altissime del lungomare “Falcone e Borsellino” e la degustazione di un ottimo gelato alla gelateria Le Cuspidi. Sulla strada del rientro ammiriamo la straordinaria bellezza dei templi illuminati che assumono una calda colorazione dorata.
21 Aprile
Alle ore 10,00 ci dirigiamo verso la Valle dei Templi.
I templi appaiono improvvisamente sullo sfondo e in lontananza c’è la città caotica di Agrigento. Ci fanno parcheggiare molto lontani e dopo venti minuti circa di cammino, arriviamo all’entrata. Lo spettacolo è molto suggestivo perciò inizio a scattare foto a più non posso a tutti i sassi che incontro. Sono numerosi i templi innalzati testimoniando la prosperità della città. Sono stati forse gli eventi sismici a determinare il crollo dei templi, l’unico rimasto intatto è il Tempio della Concordia, quasi nulla invece, rimane del Tempio di Giove, ma le dimensioni colossali e la massività delle colonne e dei resti danno la misura dell’importanza della struttura.
Nel pomeriggio ci dirigiamo verso la Scala dei turchi, parcheggiamo lungo il ciglio della strada , percorriamo qualche decina di metri ed ammiriamo dall’alto l’incredibile spettacolo che si estende sotto di noi…
Si tratta di una formazione rocciosa di marna bianca che dalle alte scogliere scende a gradoni fino al mare.
Il nome deriva dalla tradizione popolare secondo la quale nelle calette adiacenti la scogliera trovavano comodo approdo e nascondiglio le imbarcazioni dei pirati mussulmani: di qui potevano facilmente arrampicarsi sulla gradinata naturale e compiere razzie nelle campagne circostanti.
Gli uomini più temerari, decidono di scendere fino giù , noi donne e bambini li guardiamo dall’alto sperando che nessuno di loro si faccia male.
Ritorniamo al camper tutti sani e salvi e ci apprestiamo a raggiungere Sciacca.
Sosta notturna nell’area portuale.
22Aprile
Sono le 10.30 del mattino e finalmente si parte alla volta del sito archeologico di Selinute. Si tratta di un sito di estremo interesse situato sulla costa meridionale della Sicilia.
Dopo un oretta circa siamo davanti alla biglietteria , mi colpisce soprattutto l ‘enorme estensione del sito e dell’aspetto selvaggio in cui sono inseriti spettacolari rovine e resti di templi greci, molto più “vivibili” di quelli visti nella valle dei templi ad Agrigento.
A differenza di questi e di altri siti siciliani, infatti, a Selinunte è possibile passeggiare all’interno dei templi o ciò che ne resta di loro.
A malincuore usciamo dal sito alle ore 14.00 direzione Marsala. Parcheggiamo in un parcheggio sul lungomare.
Nel pomeriggio, gli uomini si dedicano alla degustazione di alcuni vini tipici siciliani e all’acquisto del vino di Marsala, io e Bruna andiamo a visitare il museo archeologico Baglio Anselmi.
Il museo ospita la nave punica da guerra di Marsala così come i resti archeologici che illustrano la storia della città e dei suoi dintorni, dalla Preistoria al Medio Evo.
La nave punica è un importante testimonianza delle antiche guerre che Romani e Cartaginesi combatterono in queste acque. Probabilmente il relitto affondò durante la battaglia delle Egadiche, nel 241 ac, pose fine alla Prima Guerra Punica.
Qui è anche conservato un bel mosaico proveniente dall’insula romana. Il museo vanta inoltre la presenza della Venere Callipigia, ritrovata recentemente, nonostante manchi degli arti e della testa, attrae la mia attenzione per le sue forme morbide ed eleganti e sul drappeggio, che invece di coprirla, ne esalta la nudità.
Usciamo dal museo alle ore 19.40 e fuori piove, ognuno di noi è chiuso nei propri camper ,la serata si conclude così . Io ne approfitto per far fare i compiti ai bambini, mentre Mario è calato in un sonno profondo. Sosta notturna adiacente al museo Baglio Anselmi.
23 Aprile
Anche oggi il tempo non è dei migliori, in mattinata decidiamo di visitare il centro storico di Marsala in attesa che migliori il tempo per poter raggiungere l’isola di Mozia.
Entrando da Porta Garibaldi, troviamo alla nostra destra il mercato del pesce, che ogni mattina si riempie di venditori e compratori e il cinquecento quartiere spagnolo, oggi sede del comune. A sinistra si apre una piccola piazza arricchita dall’elegante facciata del Santuario dell’Addolorata.
Più avanti troviamo la piazza principale del centro storico di Marsala su cui si affacciano il Palazzo VII Aprile, oggi sede del consiglio comunale e la Chiesa Madre dedicata a san Tommaso di Conterbury che domina la piazza con la sua facciata settecentesca.
Ci dirigiamo verso il centro polifunzionale San Pietro, .un ex monastero benedettino del cinquecento che oggi ospita la biblioteca comunale e il museo civico di Marsala con il museo garibaldino.
La sezione risorgimentale-garibaldina è una esposizione di cimeli, documenti originali e di un ricco archivio fotografico risalente al periodo risorgimentale.
Qui si trovano ritratti, quadri, foto e stampe d’epoca che raffigurano i volti degli uomini che parteciparono alla spedizione dei mille e tra questi, scopriamo con enorme piacere che tra gli eroi che diedero un contributo fondamentale al processo di unificazione nazionale, vi è anche un lucano: il materano Pentasulia Giovanni.
Nel museo sono esposti armi e divise dei garibaldini, i costumi siciliani dell’epoca e la famosa poltrona su cui Garibaldi riposo a Marsala del 1862.
Anche qui Walter ne combina una delle sue! Si improvvisa bigliettaio e all’ingresso del museo si fa pagare il biglietto di 10 euro da alcuni turisti, poi su insistenza di Mario restituisce il denaro dicendo che solo per oggi l’ingresso e gratuito.
Lasciamo Marsala e ci dirigiamo verso Nord, ovvero la zona delle saline di Mozia, un paesaggio unico e spettacolare tra cumuli di sale, mulini a vento e vasche di evaporazione. Parcheggiamo il camper e poi raggiungiamo l’ imbarcadero per salire su un traghetto che percorrendo la laguna dello Stagnone ci porta all’isola di Mozia, l’isola dei fenici. All’arrivo sull’isola si paga un biglietto d’accesso(in più il biglietto del traghetto). Mozia è un museo a cielo aperto.
Torniamo sulla terraferma e visitiamo il mulino “Ettore e Infersa”, coadiuvati da un filmato, ripercorriamo la storia della “ riserva naturale del sale”.
Qui è in azione il più grande mulino a vento della salina, un mulino da macina risalente al ‘500.
Lasciamo le saline e ci dirigiamo verso Erice, abbiamo difficoltà a sostare con i nostri camper e allora decidiamo di scendere a Trapani dove ceniamo nell’area portuale, ma visto l’esigenza di tutti noi di fare rifornimento di acqua e di avere elettricità per il congelatore, ci spostiamo nuovamente in un area di sosta attrezzata ad 11Km da Trapani e precisamente a Marausa all’agriturismo Villa Maria una settecentesca villa padronale con cascina, immersa in un ampio e rigoglioso parco privato a 200m dal mare.(10 euro a persona) .
E’ l’una di notte ed è proprio ora di andare a letto, è stata una giornata decisamente intensa!
24 Aprile Erice a metà tra il cielo e il mare
La giornata è calda e soleggiata, motivo per cui i mie amici camperisti e la mia famiglia decidono di trascorrere una giornata di relax , io invece mi organizzo per andare ad ERICE .
Dopo aver preso due autobus urbani, raggiungo la meta grazie a una suggestiva funiculare che da Trapani sale in circa 10 minuti a 700m sul livello del mare per un percorso di poco più di 3000 metri inclinati che regala da un lato una meravigliosa vista dall’ alto sulla città e sul mare, dall’altro un tuffo nel passato in uno dei borghi più belli d’Italia adagiato sulla vetta dell’omonimo monte.
Mi incammino a scoprire questo suggestivo e affascinante borgo medievale.
Il perimetro del borgo è delimitato su tre lati da una robusta cinta muraria con torrioni. Le vie lastricate ed acciotolate portano ad angoli suggestivi, come alla piazza principale dove tra i vari edifici storici, si trova la mitica “ Pasticceria di Maria Grammatico”, famosa per la pasta di mandorle, la frutta marturana e gli ericini, pasticcini farciti con la marmellata di cedro.
Proseguo la passeggiata per le vie di Erice, fino a raggiungere la Chiesa Matrice con di fronte ed isolato il campanile.
Dopo una sosta golosa, riprendo il cammino verso il Castello di Venere, che sorge al limite dell’abitato, in una posizione di grande fascino. Qui ,guardandomi attorno, ho la sensazione di essere nel centro di quella che era l ‘Acropoli: infatti, oltre all’incassata Torretta Pepoli qui si trovano i resti di quello che era un autentico sistema di protezione fortificato.
Il paesino regala un atmosfera d’altri tempi e quasi per magia, tra gli scorci che si aprono tra chiese, tra i caratteristici cortili interni, archi e palazzi antichi fanno capolino qua e là panorami mozzafiato verso le Saline, Le Egadi, Lo Stagnone e tutto il trapanese.
Utilizzo il percorso di ritorno per curiosare tra i tanti negozietti che vendono prodotti tipici e mi avvio verso la funivia.
Sono le 19.00 i nostri mezzi sono pronti per raggiungere Monreale.
25 Aprile
Visitiamo Monreale e ciò che ci lascia senza fiato è la cattedrale.
Rimaniamo increduli davanti a tanta magnificenza. L’interno è talmente ampio che si rimane quasi disorientati, l’abside, le pareti e le colonne del Duomo sono completamente rivestiti da mosaici in oro. Sulla terrazza appena fuori dal duomo, con la splendida vista del golfo di Palermo ai nostri piedi, si conclude anche questo itinerario. Nel pomeriggio raggiungiamo Palermo e sostiamo all’ area sosta attrezzata Green park in via Quarto dei mille (costo 20 euro sosta camper).
Nella “città delle delizie” convivono armoniosamente cupole arabe, chiese dal gusto barocco, palazzi in stile liberty, teatri neoclassici e brulicanti mercati storici.
A piedi ci dirigiamo alle catacombe di Palermo.
Il cimitero sotterraneo del Convento dei Cappuccini, conserva le spoglie mortali di frati, personaggi famosi, ricchi palermitani e gente comune. Nella metà dell’ottocento furono stipati ed appesi circa ottomila cadaveri, imbalsamati con tecniche utilizzate dai frati, ancora oggi visibili, tutti in fila, lungo i muri dei sotterranei, a creare un ambiente di gusto estremamente macabro, ma anche suggestivo. Abbandonato l’aldilà e riguadagnata la luce del sole, proseguiamo la visita nel centro di Palermo e ci apprestiamo a visitare il Duomo.
Alle 19.30 siamo nuovamente in camper per rinfrescarci un po’ e andare a cena presso la trattoria la Giara, menù turistico a base di pesce 20 euro, ma non rimaniamo soddisfatti e Walter mostra le sue lamentele al proprietario della trattoria.
Dopo cena io Mario e i bambini andiamo al cinema a vedere Spider Man 2, da precisare che Mario ha dormito per tutta la durata del film, anche Manuele e Bruna vengono al cinema, ma assistono ala proiezione del film “Noha”.
26 Aprile
Sono le 8.30 abbiamo a disposizione l’intera mattinata per visitare Palermo, prima di partire per il rientro a casa.
Cominciamo il nostro giro visitando il mercato storico Ballarò, dove i colori e i profumi di Palermo e della Sicilia intera, si danno appuntamento sulle bancarelle degli ambulanti.
Nelle vicinanze c’è la chiesa del Gesù, la facciata è semplice e presenta una importante statua settecentesca della “Madonna della Grotta”, mentre rimaniamo stupefatti per la ricchissima decorazione barocca con stucchi e sculture dell’interno
Io e Bruna ,lasciati indietro il resto del gruppo ci apprestiamo a visitare la chiesa Martorana, di culto ortodosso risalente al XII secolo, tempestata di meravigliosi mosaici bizantini, dopo ci dedichiamo alla visita dell’attigua chiesa di San Cataldo, della stessa epoca, ma caratterizzata da un’ architettura più severa e sovrastata da tre solenni cupole rosse, in contrasto con la monocromia delle pareti sottostanti.
Rivolgiamo quindi la nostra attenzione alla fotogenica Piazza Pretoria, con la sua cinquecentesca e monumentale fontana, animata da svariati personaggi marmorei e raggiungiamo il cuore della città identificato con piazza Vigliena, detta comunemente Quattro Canti.
Qui si incrociano le principali arterie di Palermo.
Vista l’ ora ormai tarda ci affrettiamo a visitare la Chiesa barocca di San Giuseppe dei Teatini famosa per l’acqua miracolosa che sgorga dal suo sottosuolo. La fonte, oggi ubicata all’interno di un piccolo cortile attiguo alla basilica è sormontata da un ‘effige che rappresenta la Madonna del Soccorso che regge in braccio il suo figliolo. Entrambi sono coronati e il loro sguardo ammiccante sembra invitare il visitatore a bere l’acqua miracolosa.
Sono le 14.30, lasciamo l’area di sosta Green Park e ci avviamo verso l’autostrada.
Stiamo percorrendo la A20 Catania –Messina, mentre scorrono in me le immagini più belle della Sicilia regione ricca di storia millenaria e di stupendi scenari naturali, crocevia del Mediterraneo e mitica terra dei tre mari!
Ore 18.00 sbarco a Villa San Giovanni.
Stasera sostiamo in un centro commerciale presso Gioia Tauro e per cena pesce spada alla piastra.
27 Aprile
Possiamo dirlo è stata una bellissima esperienza, abbiamo assaporato ogni singolo attimo di questa bella avventura!
Ci siamo divertiti tanto, sia a viaggiare in camper con amici eccezionali, sia nello scoprire, in ogni città toccata dal nostro tour, meraviglie ogni volta diverse.