Nordkapp e Norvegia un viaggio di oltre 12.000 chilometri.....

Periodo: dal 14/07/2013 al 19-08-2013

Equipaggio: Mario, Stella, Manuel e Mattia

Partenza: da Potenza ore 23 del 13/07

Camper: Coral Adria A670SL, 6 marce, lungo 7,39 m alto 3,20 m.

Per ognuno di noi, camperista dentro, c’è sempre un viaggio chiuso come un sogno nel

cassetto, che si desidera prima o poi di poter fare, ed ognuno di noi sogna sicuramente mete e

luoghi diversi ... salvo quando si parla di Nordkapp!

Quella, invece, è la meta per eccellenza è la Mecca di chi possiede un camper!

Noi, equipaggio potentino, con il DNA degli avventurieri, quest’anno abbiamo deciso di

trasformare un mito in realtà e ... siamo partiti!

Evito di raccontare nei dettagli la preparazione del camper che è stato revisionato fino

all’ultimo bullone e riempito di ogni genere alimentare, nonché costumi, vestiti estivi,

primaverili, autunnali ed invernali.

13-14/07

Potenza-Ancona-Friedrichshafen(Km 1300)

Partenza alle ore 23.00 da Potenza, dopo un piccolo inconveniente con i fusibili

dell’accendisigaro, siamo pronti per questa grande avventura!

Mario guida fino ad Ancona mentre il resto dell’equipaggio dorme profondamente.

Si riprende la rotta di marcia alle 7,30 del mattino, l’intera giornata è di viaggio.

Varchiamo il confine austriaco alle ore 19.00, mancano 250Km per Friedrichshafen.

Arriviamo stremati a casa di zio Rocchino verso le 23.00, sostiamo con il camper di fronte a

casa sua e dopo una fugace cena preparata da zia Sarina andiamo a dormire.

La prima giornata di viaggio è stata abbastanza movimentata con alcuni piccoli incidenti di

percorso non gravi.

Le 50 uova paesane comprate da Mario con tanto amore, si sono rotte tutte cascando dal

tavolino del camper in una curva.

L’invasione di bigattini di Manuel nel garage del camper, che ci ha costretto a svuotarlo tutto

e disinfestarlo.E per finire .... posto di blocco in Austria e multa di 130 euro per aver superato di 20 Km il

limite di velocità.

15/07/2013 e 16/07/2013

Lago di Costanza: Friedrichshafen

Le giornate del 15 e 16 Luglio le trascorriamo nella deliziosa località di Friedrichshafen in

compagnia degli zii Rocco e Sarina e delle cugine Giuditta, Antonietta e Gessica.

Friedrichshafen è una meta perfetta per una vacanza all’insegna del relax: la sua posizione

ideale sulla riva settentrionale del lago di Costanza, il clima eccezionale e gli incantevoli

dintorni offrono svariate opportunità per divertirsi in acqua. Ma anche nell’aria!

Infatti l’attrazione più amata di Friedrichshafen e anche la più famosa è l’escursione a bordo

dello zeppelin un tipo di dirigibile rigido che prende il nome dal suo ideatore, il conte

Ferdinand von Zeppelin e che offre ai passeggeri una spettacolare navigazione nel cielo sulla

regione.*

Interessante è anche la nuova torre panoramica sul molo del porto che offre una piattaforma

panoramica a 22 mt. d’altezza, dalla quale si gode di uno splendido panorama sulla città, il

lago di Costanza e le Alpi svizzere e austriache.

Da qui è anche possibile rendersi conto del valore eccezionale del lago dal punto di vista

naturalistico: la regione sembra uno sconfinato parco ai piedi delle Alpi, baciato dalla

ricchezza di piantagioni di frutta e di vigneti (ottimo il vino di Hagnau).

Oltre al proprio patrimonio naturale Friedrichshafen ha molto da offrire, ad esempio l’isola

di Reichenau e il suo monastero sito dell’UNESCO è una testimonianza esemplare

dell’architettura sacra medievale, oppure il “Museo Zeppelin” nella stazione del porto, che

ospito non solo la collezione dedicata alla storia dell’aeronautica più grande del mondo, ma

anche una raccolta di opere d’arte di straordinaria importanza che spazia dal Medioevo fino

al movimento moderno.

Pernottiamo per due notti al camping Fischbach (indirizzo Grenzosch, 3) un comodo

campeggio con erbetta direttamente sul lago.

Il campeggio offre i servizi di base: ristorante, bagni con acqua fredda e docce con acqua

calda, lavatrice ed asciugatrice, presa elettrica, lavandini, asciugacapelli, parco giochi.Decidiamo di trascorrere questi due giorni in assoluto relax, in vista del grande tour che ci

aspetta nei prossimi giorni e anche perché già conosciamo questi luoghi essendo stati già altre

volte.

Ci godiamo quindi la quiete della natura la splendida spiaggetta in riva al lago il caldissimo

sole e la piacevole compagnia dei parenti tedeschi.

*In base alla durata e all’itinerario si spende da 200 a 300 euro a persona.

17/07/2013

Friedrichshafen-Monaco (Km.200)

Sveglia di buon mattino, partenza ore 8.00 sotto un bel sole.

Percorriamo la B31 direzione Lindau e poi entriamo nella A96 attraverso lo svincolo per

Munchen/Memmingen.

Arriviamo alle ore 11.15 proprio di fronte la casa di Jannis l’amico tedesco che abbiamo

ospitato in occasione del progetto “Comenius” realizzato dalla scuola “Istituto Comprensivo

Sinisgalli”.

Facciamo subito la conoscenza con mamma Claudia, una simpatica siciliana trasferitasi venti

anni fa a Monaco per lavoro, ci accoglie calorosamente offrendoci un’abbondante colazione

tedesca.

Sulla tavola imbandita c’erano diverse varietà di pane da quello nero il “Bauernbrot” a quello

di segala o quello bianco, tipo rosetta, e il brezel, un pane con sopra il sale, accompagnati da

burro, marmellata, miele, formaggi vari, un tipo di salame cotto e una pasta di salumi.

Non potevano mancare i wurstel originali tedeschi di vari tipi e dimensioni: grandi, piccoli,

bianchi, ambrati, fatti bolliti.

Da bere, caffè tedesco, ma Mario è corso subito nel camper a prendere la macchinetta per il

caffè espresso, latte e succo d’arancia ed un bel boccale di birra bavarese bionda per Mario.

Dopo esserci rifocillati siamo pronti per visitare Monaco.

Con il tram raggiungiamo il centro.

Il vecchio (Altes) ed il nuovo (Neaes) municipio di Monaco sono due delle costruzioni più belle

ed interessanti di tutta la città.

Si trovano ai lati di Marienplaz, la piazza dedicata alla Madonna, la cui statua capeggia sulla

colonna che si trova al suo centro.Sulla bellissima facciata gotica di Neues Rathaus (nuovo Comune)si trova l’orologio carillon,

abbellito da statue animate.

Alle 11 ed alle 17 in punto le campane suonano ed i personaggi che si trovano sulla facciata

iniziano a muoversi richiamando il tradizionale ballo messo in scena dai mercanti di cavalli

per scongiurare la peste. Caratteristica e divertente la passeggiata tra le bancarelle dell’Auer

Dult, il mercatino delle pulci che si svolge in Marienplaz.

Il mercatino ha una valenza storica di grande importanza, tanto è vero che si svolge dal 1310.

Uno sguardo veloce alla Cattedrale di Nostro Signore, imponente costruzione di stile gotico

che domina la città di Monaco e ci affrettiamo a raggiungere George (il padre di Jannis) che ci

condurrà in macchina a visitare altri luoghi della città.

Andiamo dove si svolge l’Oktoberfest, la tradizionale festa della birra.

George ci racconta le origini di questa festa.

Per festeggiare il matrimonio del principe Ludwing I di Baviera fu organizzata una grande

festa che durò dal 12 al 17 ottobre del 1810.

Le attrazioni principali dei giorni di festeggiamento furono la corsa dei cavalli e la

celeberrima birra bavarese.

Il successo della festa fu tale che si decise di ripeterlo ogni anno, nacque così l’Oktoberfest.

La manifestazione raccoglie migliaia di visitatori sotto gli immensi tendoni allestiti nell’area

Theresienwiese (giardini), dove vengono serviti litri e litri delle famose marche di birra

bavarese.

Proseguiamo per l’Englischer Garten il giardino inglese di Monaco, il bellissimo polmone

verde della città.

Una delle particolarità del parco è che al suo interno, vicino all’ingresso, ospita una area

riservata ai nudisti.

C’è al suo interno una costruzione tipica giapponese, offerta dal governo di Tokyo alla città di

Monaco per le Olimpiadi del 1972 e il tempio in stile greco che ospita il ristorante

Monopteros.

Ci dirigiamo verso la periferia settentrionale nel quartiere di Frottmaning dove è collocato

l’Allianz Arena il bellissimo stadio che ha una forma particolare simile ad un gommone.

Giocano in questo stadio le due squadre più importanti di calcio di Monaco, ovvero il Bayern

Monaco e il Monaco 1860.

Di sera si illumina con colori differenti.

L’Allianz Arena si illumina di rosso per le partite del Bayern, di blu per quelle del Monaco

1860, di bianco quando ospita la Nazionale e a rotazione nei tre colori ogni sera all’imbrunire.La serata si conclude ad una tipica festa bavarese.

Infatti dal 15 al 17 luglio sono state dedicate tre giornate alla birra e alla gastronomia tipica

della Bavaria, il tutto accompagnato da musica e balli folkloristici.

Siamo stati proprio fortunati a trovarci in questo periodo!

Abbiamo camminato tra gli stands gastronomici e dei prodotti tipici bavaresi abbiamo cenato

e birra a volontà!

È stata davvero una bella giornata, abbiamo fatto conoscenza con delle splendide persone e

che difficilmente dimenticheremo!

18/07/2013

Monaco-Kassel-Hannover (km 700)

Sveglia alle 7,00 e ci mettiamo in marcia verso le 8,30, percorrendo la A7 raggiungiamo

un’area parcheggio nei pressi di Kassel, dove facciamo sosta pranzo.

Mario come sempre provvede a preparare i suoi succulenti pranzetti (pennone al pomodoro e

basilico, peperoni e salsiccia fritti) ed io provvedo al resto: preparazione della tavola, lavaggio

piatti e pulizia camper.

Rimaniamo fermi per circa due ore dopodicchè ci rimettiamo in viaggio.

L’atmosfera che si respira nel camper è gioiosa ed allegra, anche se ogni tanto Manuel e

Mattia litigano per il posto avanti.

Sulle note dei “Ricchi e Poveri” ci apprestiamo a varcare l’ingresso di Hannover alle 18,30.

Non riusciamo a trovare un’area di sosta camper presso Hannover e allora decidiamo di

spostarci verso il campeggio “Arnmer See” 30 euro a notte.

Per la gioia di Manuel anche questo campeggio si affaccia sul lago.19/07/2013 (km 430) Hannover – Ribe

Dopo la sveglia un po’ tardiva (ieri abbiamo tirato molto…) alle 9,40 ripartiamo sulla A7

direzione Hamburg che raggiungiamo alle 11,40 circa, facendo la prima esperienza con un

tunnel sottomarino l’Elba tunnel (gratuito).

Finora il traffico è scorrevole e ci accompagna un pallido sole.

Alle 13,50 varchiamo il confine danese subito dopo Flensburg.

Lasciamo l’autostrada danese E45 subito dopo il confine e ci dirigiamo verso Ribe.

Arriviamo a Ribe alle 15,30: è un paesino medioevale molto caratteristico con una cattedrale

dal portale romanico.

Con le sue tortuose strade acciottolate risalenti al lontano 869, Ribe è la città più antica della

Danimarca e con ogni probabilità uno degli angoli più incantevoli del paese in cui fare un

tuffo nel passato.

Dovunque a Ribe ci si imbatte in dettagli che in altre città sono scomparsi da lungo tempo:

portoni e facciate elegantemente decorati, case e travature in legno costruite nel Medioevo e

vecchi lampioni.

Giro per la città e cena al parcheggio dei camper, dotato di camper service gratuito.

Affianco al nostro camper è parcheggiato un camper “GIOT LINE THERRY T32” di italiani

facciamo presto amicizia e decidiamo dopo cena, di ritornare in centro con loro per assistere a

una delle esperienze gratuite più interessanti che si possono fare in Danimarca è la ronda della

guardia notturna, un percorso della durata di 45 minuti che parte dal ristorante Weis Stue

una delle più antiche locande danesi, in Torvet (la piazza del mercato).

Quello che in passato era un giro di ronda necessario per prevenire atti di criminalità oggi si è

trasformato in una passeggiata nelle vie storiche della città, concepita per divertire e fornire

informazioni ai visitatori.

Anche se non siamo riusciti a capire nulla di quanto spiegato è stato comunque interessante

perché ci siamo potuti soffermare meglio sull’imponente cattedrale e su alcune abitazioni in

legno e muratura risalenti al 1500.

Ritorniamo in camper e ci rilassiamo guardando un dvd di Stevan Segal, non è il massimo per

me, ma la maggioranza ha deciso per questo!20/07/2013 Ribe-Billund (Legoland) Km 60

Visita al parco Legoland.

Il parco Legoland è nato per via della fabbrica lego, nato a Billund.

Tutto in questo parco è fatto o almeno ricorda, i lego che tutti noi abbiamo in casa.

Raggiungiamo Billund alle ore 9,45 e ci dirigiamo verso i parcheggi della Legoland.

Il parcheggio è a pagamento (50kr), non vi sono alternative.

La fila al botteghino per il biglietto è immane ma molto ordinata.

È possibile acquistare un biglietto ”Express” che permette una fila privilegiata rapida in

alcune attrazioni più gettonate.

A noi non è servito.

Il parco è adatto a bimbi fino ai 10/12 anni.

Non lo consiglio a singole o a coppie senza figli.

Il parco è studiato a misura di bimbo, gli adulti sono solo “accompagnatori”.

Vi sono treni che si muovono, camion, tir, navi, battelli, gru, aerei, ecc. tutti fatti interamente

in lego.

Il costo del biglietto è di 40 euro circa.

In 120.000 mq sono stati creati centinaia di riproduzioni di monumenti famosi, di città o

paesaggi tipici.

Appena entrati ci troviamo di fronte la più spettacolare delle aree tematiche del parco,

MINILAND.

Non possiamo fare a meno di notare l’imponente mole della Statua della Libertà costruita con

1.400.000 mattoncini.

AMINILAND si trovano ricostruiti interi quartieri di città della Danimarca, Olanda, Svezia,

Giappone………passando anche per lo spazio con la saga di Star Wars.

Saltiamo l’area tematica DUPLOLAND dedicata ai più piccoli e ci dirigiamo verso PIRATE

LAND, la terra dei pirati tra navi e isole un bel giro in barca alla scoperta del tesoro nascosto,

ma attenzione agli attacchi improvvisi di Capitan Roger e del pirata Jacamon il terrore dei

sette mari.

L’area tematica che più ha interessato Manuel e Mattia è stato ADVENTURA LAND.

Hanno provato X_TRAME RACERS, montagne russe che raggiungono una velocità di

60km/h e il vicino Power Bulder, sul cui braccio robotico stile Terminator si può sfidare la

forza di gravità.Anche un cinema 4D fa parte delle tante attrazioni del parco vista la difficoltà della lingua

danese ci sono proiezioni anche in inglese.

Ci sono negozi, tantissimi ristoranti e bar a tema in ogni area del parco.

Per non parlare di una grande area giochi al coperto con migliaia di mattoncini da costruire.

A centinaia, nei cesti davanti alle attrazioni per ingannare il tempo in attesa del proprio turno

e in divertentissime versioni giganti.

È difficile spiegare a parole la meraviglia che si prova di fronte alla minuziosità delle

ricostruzioni, alla cura dei dettagli, all’esorbitante numero di mattoncini utilizzati 50 milioni

in tutto il parco! E all’imponente lavoro che si cela dietro a queste incredibili realizzazioni.

Prima di lasciare il parco sosta in un shop center per acquistare 2 scatole di giochi Lego e via

verso il Camping Billund FDB, situato a meno di 500m dall’ingresso del parco.

Il camping è dotato di piazzale comodo e di tutti i servizi necessari oltre di piscina, ristorante,

wi-fi gratis ovunque, area giochi e addirittura un piccolo zoo.

21/07/2013 Billund-Aarhus (Km 96)

A casa di zio Marcello.

Non era previsto nella nostra tabella di marcia, ma dopo aver saputo attraverso Facebook che

zio Marcello abita nei pressi di Aarhus non possiamo fare a meno di andarlo a salutare verso

le 11,00 siamo già nel giardino di casa sua a sorseggiare caffè e mangiucchiare stuzzichini vai,

chiacchieriamo a lungo raccontandoci di come si vive in Danimarca e in Italia ci rendiamo

conto come sono diverse le cose da noi!

Oggi la Danimarca è considerata un modello di società civile, a differenza di molti paesi in cui

si registra un crescente divario tra “chi ha” e “chi non ha”, essa sembra popolata da “chi ha

abbastanza” e i “troppi ricchi e i troppi poveri” possono essere contati.

La Danimarca potrebbe essere definita un paese “omnicomprensivo”, in quanto tutti sono

benvenuti, tutti ottengono quello che gli spetta, che siano giovani, anziani, gay, donne, animali

domestici o biciclette al seguito o che abbiamo qualche disabilità.

I centri urbani sono a misura di cittadino, le infrastrutture efficienti e pulite.

A sentire questi discorsi ti viene voglia di abbandonare tutto e trasferirti, ma subito il pensiero

va alle meraviglie della nostra cara MADRE PATRIA e un filo di speranza invade i nostri

cuori per un futuro migliore!

Mario coglie subito l’occasione di far assaggiare alcuni prodotti tipici delle nostre parti

(salsiccia, scamorza, pane) sottolineando il fatto che la cucina italiana è conosciuta in tutto ilmondo ed è senza dubbio una parte importantissima della cultura italiana, amata e

continuamente copiata, in seguito da alcune indicazioni per preparare alcune ricette italiane e

mostra delle foto di alcune sue preparazioni: paccheri all’astice, paccheri pomodorini e

provola affumicata, barbeque di carne mista…

Gli occhi degli zii si illuminano di immenso alla vista di questi prelibati piatti e un senso di

nostalgia per l’Italia pervade il cuore di zio Marcello che decide per Natale di venire nella sua

patria visto che è da diversi anni che ci manca!

Si continua a chiacchierare del più e del meno, dei parenti sparsi in tutta Europa, della crisi

che ha colpito anche me, se in modo minore, la Danimarca e il resto della Scandinavia, di

come procede il lavoro.

Intanto si sono fatte le 16:00 e a proposito di lavoro è giunta l’ora per zio Marcello di andare

ad aprire la pizzeria.

La pizzeria paradiso è aperta dalle 16:00 alle 21:30 tutti i giorni è offre come menù pizza di

tutti i tipi e pasta, zio ci dice che aveva un menù più variegato, ma i danesi mangiano solo

esclusivamente pasta e pizza farcita con ogni ben di Dio sopra dal dolce al salato e quindi ha

deciso di eliminare le altre pietanze come carne e pesce.

Manuel e Mattia che per l’intera giornata si sono un po’ annoiati a sentire i nostri discorsi,

ora si cimentano a fare i pizzaioli! Entrambi si preparano la loro pizza da gustare.

Mattia il più coraggioso, decide di preparare una pizza danese con formaggio, sugo, spaghetti

(dal menù si chiama pizza Emil), Manuel una classica Margherita con l’aggiunta di cipolla e

salamino.

Nel pomeriggio facciamo un giro in macchina per le vie principali di Aarhus, considerata la

seconda città della Danimarca, dopo Copenaghen; essa vanta un superbo panorama

ristorativo, una fiorente vita notturna, pittoreschi sentieri tra boschi, spiagge situate ai

margini della città è uno dei musei d’arte più belli del paese.

La serata si conclude in giardino pubblicando foto su facebook, facendo video chiamate e

messaggiando con what’s up.22/07/2013 Aarhus-Rubjerg Knude-Frederikshavn (Km 300)

Finalmente ci svegliamo alle 7:30 e alle 9:15 siamo in partenza.

Proseguiamo sulla E45 fino Aalborg e poi deviamo sulla strada 55 verso Lokken.

Oltre alle numerosissime pale eoliche (incontrate praticamente di continuo lungo tutta la

Danimarca), cominciamo a notare un’altra peculiarità delle strade delle strade danesi, anche

delle nazionali: la pista ciclabile, parallela alle corsie riservate alle auto e tenute

perfettamente.

Dopo Lokken, il litorale danese è fatto di sabbie durissime, percorribili anche in auto, alle

11:30 siamo Rubjerg Knude, il famoso faro insabbiato.

Una zona di dune di sabbia che testimonia quanta forza sappia esercitare la natura su questa

costa battuta dai venti.

Si prevede che nel giro di un decennio il faro cadrà in mare causa dell’erosione costiera.

Lasciato il camper all’apposito e frequentato parcheggio (gratuito), in una ventina di minuti

saliamo sulle dune di sabbia che scoprono la vista del faro: il sole splende, il cielo è azzurro e i

contrasti di colore sabbia, cielo-mare sono bellissimi.

Al ritorno al camper ci rimettiamo in marcia sulle strade 55, 597 e 40 che ci portano Skagen,

la punta nord della penisola dello Yutland.

Superata Skagen, alle 15:00 arriviamo a Grenen, un paesetto praticamente circondato dal

mare.

Dopo un piccolo spuntino al parcheggio posto proprio sulla punta della Danimarca prendiamo

il “Sandormen, un autobus trainato da un trattore che ci trasporta sulla lingua di sabbia che

separa i due mari lo Skagerrak e il Kattegat (l’Oceano Atlantico e il Mar Baltico).

Alla fine dell’istmo sabbioso si assiste all’incrocio delle onde atlantiche (da ovest) con quelle

baltiche (da est).

Le due correnti contrapposte danno una sensazione particolare e piacevole, anche se l’acqua è

un po’ fredda.

Alle 16:30 ripartiamo per Frederikshavn, dove domani prenderemo il traghetto per Goteborg.

Ci fermiamo al porto e accontentiamo Manuel che vuole pescare.

Verso le 19:30 raggiungiamo l’area di sosta Frederikshavn Marina, si paga 20 euro ma

dispone di tutti i servizi persini WI-FI e lavatrice ed asciugatrice gratuiti.23/07/2013 Traghetto Frederikshavn-Oslo (Km 0)

Anche se la nostra meta è Norvegia, abbiamo fatto bene a fare queste soste danesi.

Ribe, Legoland, il faro insabbiato e Skagen meritavano le piccole deviazioni che abbiamo

fatto.

Decidiamo di non prendere più il traghetto per Goteborg ma per Oslo, l’attraversata è di otto

ore e mezza.

Partiamo dal porto di Frederikshavn alle ore 10:00 e sbarchiamo alle 18:30.

Il costo del traghetto + la cabina ci costa 500 euro!!

Grazie al navigatore satellitare e alle notizie fornite dai diari dei camperisti, troviamo

facilmente il camping del parco di Ekeberg, arroccato su una pittoresca collinetta a sud-est

della città.

Per il camper, 4 persone (4 docce comprese) e l’attacco all’elettricità spendiamo 350NOK (44

euro).

Non fa freddo e il tempo ci sta accompagnando sempre con splendide giornate di sole.

Alle 21:00 il sole è ancora alto stasera per cena spaghetti alla carbonara!

24/07/2013 Oslo-Heddal (Km 130)

Wandering the streets of Oslo!

Stamattina è un pò nuvoloso, ma non fa freddo, dopo colazione, alle 10:30, prendiamo

l’autobus 34 che ci porta in centro: per 4 pass validi 24 ore (in vendita alla reception del

camping).

La nostra visita di Oslo è molto tradizionale e si snoda lungo la Karl Johans Gate, la via

principale lungo la quale ci sono la cattedrale, il municipio, il parlamento norvegese e il

palazzo reale.

Visitiamo l’interno del Duomo una chiesa cruciforme con pulpito, altare e facciata dell’organo

in intagli di acanto originali.

Grandi affreschi sul soffitto risalenti al 1936-50 vetrate della chiesa curate da Emanuel

Vigeland (fratello di Gustav), parte in bronzo del 1938 e negozi sotto i portici appartenenti al

periodo che va dal 1841 al 1858.

Il Municipio, decorato con meravigliosi motivi della storia, della cultura e della vita lavorativa

norvegese.È la sede politica ed amministrativa della città.

Ospita la cerimonia di consegna del Premio Nobel per la pace ogni 10 dicembre.

Il Parlamento, in mattoni gialli, si trova proprio in centro città ed è la sede dell’assemblea

nazionale norvegese, si affaccia verso il Palazzo Reale.

A questo punto del percorso Mario e i bambini sono sfiniti e decidono di ritornare al camping,

mentre io proseguo per il Palazzo Reale dove dove alle 13:30 c’è il cambio della guardia.

Continuo il mio tragitto da sola visitando la Galleria Nazionale che raccoglie i momenti

salienti dell’arte figurativa norvegese e internazionale dall’inizio del 1800 fino al 1950, tra le

attrazioni, capolavori l’Urlo e Madonna di Edvard Munch e dipinti di Cezanne e Manet.

Le opere di Munch sono davvero splendide.

Più che dall’Urlo (esposta una delle quattro versioni) rimango colpita da altre opere quali : Il

bacio con la finestra.

La coppia misteriosa ritratta in questo dipinto non mostra tenerezza e complicità.

I volti sono nascosti nell’ombra di un abbraccio sensuale, ma non gioioso.

I corpi indistinguibili l’uno dall’altro sono avvinghiati in quella che appare più una lotta che

un abbraccio amoroso.

Rimango a guardare la fanciulla malata, un opera che rappresenta per Munch uno dei temi

più importanti, cioè l’angoscia della morte.

In questa tela l’artista risveglia il doloroso ricordo della malattia della sorella, morta di

tubercolosi quando il pittore aveva solamente quattordici anni.

Il tempo è trascorso così velocemente sarei rimasta di fronte a quei capolavori per ore, ma è

ora di rientrare al camping, nel pomeriggio si parte per Heddal.

Essendoci già stata ad Oslo, in un viaggio organizzato con delle colleghe, molte delle attrazioni

le avevo già viste, sarei ritornata volentieri, soprattutto al “Parco Vigeland”, un parco con

oltre 200 sculture in bronzo, granito e ferro battuto dello scultore Gustav Vigeland, ma c’è

una tabella di marcia da rispettare!

Alle 17:30 lasciamo l’Ekeberg camping e ci apprestiamo a percorrere l’inconsueto ed

affascinante “Mondo delle StavKirker”.

Il tratto di strada presenta alcuni dossi accentuati che si che si snoda tra laghi e boschi la

carreggiata è stretta in più punti, il limite di velocità è compreso tra i 50 e i 70 Km orari.

Alle 20:00 siamo alla chiesa di Heddal è la più grande ed è una chiesa delle più belle delle 28

chiese in legno che si conservano in Norvegia.

La chiesa chiude alle 19:00 e non facciamo in tempo a vederla dentro, ma restiamo comunque

estasiati ad ammirare la facciata esterna, i portali riccamente istoriati con motivi raffigurantianimali e intrecci di fogliame, la complessa struttura del tetto, realizzato su più livelli sfalsati,

non si può far a meno di notare le numerosissime tegole in legno incastrate in modo

assolutamente perfetto, ottenendo così un risultato tecnico-artistico di notevole valore.

Per la notte ci fermiamo all’area di sosta Nutodden Bobilcamp costo 20 euro con

allacciamento elettrico in riva ad un fiordo, Manuel e Mattia in attesa della cena colgono

l’occasione per farsi una pescata.

25/07/2013 Heddal-Geilo-Flam (Km 400)

Tra Stavkirker e i campi di grano

Tra Heddal e Geilo ci sono poco meno di 200 Km le “stavkirker” sono lì ad aspettarci……… e

non solo per stupirci con le loro architetture sempre diverse, ma anche per ammaliarci.

La strada che percorriamo si snoda tra alte montagne e corsi d’acqua, alternando chilometri

che richiedono una certa attenzione nella guida e tratti di grande scorrevolezza.

Nel tragitto visiteremo tre stavkirker: quella Urdal e quello Borgund.

Stiamo dunque viaggiando alla volta di Urdal: a tratti la pendenza è del 7%, ma le curve

ampie non ci mettono in difficoltà.

È così, grazie anche al traffico scarso possiamo godere un po’ del bel panorama, in mezzo agli

estesi boschi, che stiamo attraversando……

Seguendo poi le indicazioni in loco raggiungiamo in breve la bella stavkirke storica di Urdal, a

circa 5 Km: si trova in una posizione un pò isolata, in mezzo ad una campagna curata, ed è

carica di suggestione, inserita in un ambiente che trasmette un senso di pace interiore.

Dopo questa visita, pausa pranzo e riprendiamo il nostro percorso: il paesaggio è sempre

dolce e riposante e continua a svilupparsi tra boschi, pini e laghi…….

Numerose sono anche le case tipiche, tutte rigorosamente in legno, che incontriamo lungo la

strada.

Lungo il tragitto decidiamo di non andare a vedere la chiesa di Borgund e di raggiungere

Rollag.

La chiesa di Rollag la troviamo sulla strada, ci soffermiamo solo pochi minuti per scattare

qualche fotografia.

In serata Flam (deviazione Geilo-Flam).Proseguimo direzione Geilo, qui, in questo splendido contesto naturale, troviamo il punto

vendita e poco lontano, la fabbrica artigianale dei rinomati coltelli “Brusletto”.

Saltiamo la visita alla fabbrica, abbiamo fretta di raggiungere Flam.

Il paesaggio è sempre ricco di attrattive naturali: attraversiamo diverse gallerie scavate nella

roccia molto suggestive e poco illuminate, uscendo da esse ritroviamo a lato della carreggiata

il fiordo e in alcuni punti l’acqua delle cascate arrivano fin sulla strada.

Infine una discesa abbastanza impegnativa per i freni del nostro camper ci ha condotto

direttamente sul Fiordo di Flam, la nostra meta odierna……

Alle 21:00 siamo sistemati al “Flam Camping” 43 euro esluso le docce di acqua calda che

costano 10 corone per 5 minuti.

26/07/2013 Flam-Bergen (Km 166)

Flamsbana: la ferrovia più rapida del mondo!

La minuscola Flam (pop. 550), in cima all’ Aurlandsfjord, si trova in posizione spettacolare ed

è rinomato per la sua linea ferroviaria Flamsbana.

Con un dislivello di 844m si scende con una pendenza pari al 55%, superando cascate

impetuose (alla Kjosfossen il treno effettua una fermata per permettere di scattare fotografie).

La linea, che viene considerata dagli esperti come “la più rapida del mondo” è aperta tutto

l’anno, con 4 partenze giornaliere che divengono anche 10 durante i mesi estivi.

Dopo aver preso posto in uno dei vagoni prepariamo la macchina fotografica e telecamera.

Sono le 12:20 è il treno parte.

Abbiamo pagato per il biglietto 150 euro, la corsa dura 50 minuti all’andata e 50 minuti al

ritorno.

Già dopo pochi chilometri di salita ecco la fermata di Hereina: nel fondo valle si può scorgere

la chiesa di legno di Flam, letteralmente immersa nel bellissimo paesaggio verde.

Il percorso continua a snodarsi lungo un tracciato sempre tortuoso e affascinante.

La fermata del Kjosfossen, certamente il punto più spettacolare dell’intero percorso l’enorme

cascata crea un mare di vapore e schiuma e sullo sfondo si sente il diffondersi di una soave

musica accompagnata dall’apparizione fugace e misteriosa di personaggi.

Il punto di arrivo Myrdal, non ci pare che presenti particolari bellezze decidiamo quindi di

ridiscendere a Flam così da guadagnare un po’ di tempo cosa che, come ben sappiamo, non

guasta mai!In questa nostra tappa abbiamo conosciuto un simpatico signore di nome Mario che viaggia

da solo con il suo camper, ha attraversato la Germania, la Danimarca e la Norvegia sud

occidentale, l’ultima sua tappa sarà Bergen, ci diamo appuntamento proprio a Bergen, in

quanto noi partiamo prima di lui.

Sono le 17:00 circa e dopo le operazioni di carico e scarico lasciamo il “Flam camping”.

Circa 170Km separano Flam da Bergen: uscendo dal camping svoltiamo verso la E16, che

seguiremo lungo tutto l’itinerario, dapprima in direzione Gudvangen e poi di Vass, da qui in

una ventina di Km giungiamo a Bergen.

Il paesaggio è sempre ricco di attrattive naturali.

A 15 Km da Bergen ci fermiamo perché Mario vuole comprare le sigarette e qui facciamo

amicizia con una famiglia di Pordenone, anche loro sono diretti a Nordkapp decidiamo di

proseguire insieme il viaggio fino a Bergen e di sostare nello stesso campeggio “Lone

Camping”.

Arrivo alle 19:45 e Bergen ci accoglie con un bel sole!!

Cosa strana per una città che è stata soprannominata “La città della pioggia”.

Questo campeggio in riva al lago è situato a 20Km dalla città ma è ben servito dai mezzi

pubblici: l’autobus n.900 va e viene ogni mezz’ora (5 euro, circa 30 minuti).

Costo per una notte 42 euro (4 persone, 2 adulti e 2 bambini + elettricità + 4 gettoni per la

doccia).

27/07/2013 Bergen-Olden (Km 300)

Bergen una città incatata

La sveglia è alle 8:00 per il resto dell’equipaggio ma non per me che come mia abitudine sono

sveglia dalle 6:00.

L’appuntamento con gli amici di Pordenone è per le 9:30, alle 11:00 circa siamo nel

vivacissimo mercato del pesce vera istituzione cittadina.

Aggirarsi tra le diverse bancarelle costituisce un’emozione visiva e olfattiva davvero unica:

distesi su strati di ghiaccio troviamo straordinarie e coloratissime “composizioni” tutte una

diversa dall’altra e assai invitanti.

Dietro ogni banco scopriamo che gli addetti alle vendite provengono da paesi di tutta Europa

e che spesso sono italiani.Inutile dire quante siano le varietà di pesce in vendita dall’immancabile merluzzo al salmone,

ai granchi, alla balena affumicata……

Affianco del mercato del pesce, vi sono anche banchi che vendono frutta e ortaggi solo che i

prezzi sono assai elevati.

Successivamente ci dirigiamo verso il quartiere “Bryggen” iscritto nel patrimonio Mondiale

dell’Umanità dell’UNESCO.

Girovagando tra le antiche costruzioni e osservando gli stretti vicoli, tale mondo appare

fantastico, presentando ciò che di questo angolo medioevale è sopravvissuto fino ai giorni

nostri, nonostante i danni provocati dai ripetuti incendi e dalle diverse guerre.

Intanto a Bergen è uscito il sole, la mattinata era iniziata con un cielo grigio e pioggia

insistente, ma ora le condizioni climatiche sono notevolmente migliorate e noi tutti ne siamo

davvero felici e ci riteniamo persino fortunati considerando il fatto che essa è considerata la

città più piovosa della Norvegia.

Raggiungiamo il camper alle 15:20 e subito ci mettiamo in partenza per il ghiacciaio

Briksdall.

Circa 300 i Km che ci condurranno dalla vivacità di Bergen al silenzio del ghiacciaio.

Il paesaggio è sempre assai vario, alternando montagne verdi, cascate, fiumi e fiordi……

Arrivo ad Olden alle 21:15.

Sosta notturna all’Alda Camping (20 euro).

28/07/2013 Olden-Briksdall-Geiranger (Km 150)

Salendo verso il ghiacciaio Briksdall

Ci svegliamo alle 8:00 e alle 10:30 imbocchiamo la strada per Briksdall.

La strada, molto stretta, è lunga circa 24Km lungo i quali troviamo diversi campeggi.

Alle 11 parcheggiamo nello spazio riservato ai camper (50 corone = 6 euro) e partiamo per la

nostra escursione, saltando gli immancabili negozi di souvenir.

Il cammino in salita (non molto ripida) dura circa un’ora: troviamo un punto panoramico

davanti ad una cascata e un passaggio sotto una cascata impossibile non bagnarsi, a

mezzogiorno arriviamo a Briksdalen una lingua di ghiaccio che scende dallo Jostedalsbreen, il

ghiacciaio più esteso d’Europa.

Lo spettacolo della lingua di ghiaccio, che alla sua base forma un lago è impressionante!

A malincuore abbandoniamo questa meraviglia alle 13:30 circa.Alle 16:00, dopo aver pranzato, riprendiamo la strada 60 a Olden e ci concediamo da questo

magico e indimenticabile ambiente.

Impostiamo adesso il navigatore per Geiranger e il suo fiordo, 120 soni Km complessivi da

percorrere.

Dopo la sosta sul punto panoramico dal quale si vede l’immagine classica del fiordo di

Geiranger, si scende per una valle verdissima attraversata da un grosso torrente.

Di possibilità di brevi fermate durante la discesa ne troviamo diverse, tra l’altro queste breve

soste, oltre che lasciarsi apprezzare le bellezze di luoghi incantati, finiscono con lo svolgere

un’operazione che non può che rivelarsi assai utile per il nostro camper: quello di raffreddare

i freni!

Infatti, seppur scendendo con le marce basse inserite, non possiamo certo ignorare a lungo il

penetrante ardore dei freni surriscaldati.

Una volta terminata la discesa ritroviamo la strada che costeggia il fiordo, proseguiamo

svoltando sulla sinistra, direttamente in direzione del centro di Geiranger.

Arrivo alle 19:00.

Per la sosta notturna ci rivolgiamo al Geiranger Camping, situato a pochi passi dall’attacco

del traghetto ed è attraversato da un torrente impetuoso (34 euro).

29/07/2013

Salendo in Paradiso…… il passo dei trolls (Km 380) Geiranger-Trondheim.

Partenza alle 9:15, oggi ci attende “Il Passo dei Trolls” e la sua ardita e spettacolare salita.

Alle 10:40 percorriamo il breve tratto in traghetto tra Eidsdal e Linge (10 minuti), e

continuiamo a viaggiare in un ambiente naturale che ancora non lascia affatto immaginare la

presenza di una strada tanto famosa e tanto descritta in numerosi diari di viaggio.

Alle 12:00 circa siamo verso Valldal, la valle delle fragole.

È una zona bellissima, di un verde brillante, molto boscosa, attraversata da un torrente

impetuoso e solcata da numerose cascate provocate dallo scioglimento dei ghiacciai.

Alle 12:30 stiamo attraversando la trollstingen.

La difficoltà di questa strada si rivela una leggenda: la realtà è quella di una strada di

montagna come tante, fatte di continui tornanti certo bisogna fare attenzione e in un punto

abbiamo avuto anche problemi con un camion norvegese (è abbastanza raro incontrarne,mentre più frequentemente si incrociano autobus turistici): la reciproca gentilezza risolve

tutto rapidamente.

Ci fermiamo spesso per ammirare le pareti montuose e le cascate, le piazzole di sosta sono

abbastanza frequenti.

Da non perdere la terrazza panoramica sul lato nord della vallata dove si può ammirare nella

sua completezza, la maestosità della vallata e l’intera salita che s’inerpica con il suo snuoso

zig-zag.

Dopo il passo facciamo una breve pausa pranzo e continuiamo il nostro itinerario

indirizzandoci verso Trondheim.

Questa tappa richiede poco più di 320Km.

Arrivo al Camping Flakk alle ore 19:00.

Il campeggio è ben collegato con la città, vi è infatti il bus n. 56 che copre il tragitto più volte

al giorno, ad orari prefissati.

Prezzo per una notte 35 euro.

30/07/2013 Trondheim-Laksforsen (Km 400)

Alle 10:30 tutti pronti per prendere l’autobus che ci condurrà a Trondheim.

La fermata del bus proveniente dal campeggio si trova a circa metà di via MunKegata, la via

principale, noi proseguiamo la passeggiata proprio in direzione della Cattedrale.

Percorrendo via Munkegata, la nostra attenzione è immediatamente catturata al numero 23

della via dello Stiftsgarden che viene normalmente considerato il più grande Palazzo (settanta

stanze!)realizzato in legno dell’intera Scandinavia.

Oggi è una delle residenze della famiglia reale.

Proseguendo alla scoperta della cittadina, che è davvero piacevole, ecco l’ampia piazza

contraddistinta dall’alta colonna terminante con la statua di Olav I, fondatore della città.

Poco più avanti c’è il profilo della gotica cattedrale, dominata dall’alto campanile.Assolutamente straordinario e meritevole di grande attenzione è l’intera facciata ovest! La

complessività architettonica è arricchita dallo splendido rosone, dalle torri campanarie e della

moltitudine di statue sculture e bassorilievi che la ornano.

Facciamo un giro nell’attiguo “Erkebispegarden” il giardino che si affaccia sul fiume e che

ospita al suo interno il “Palazzo Arcivescovile”.

Intanto si sono fatte le 12:30 e i bimbi reclamano che hanno fame, mangiamo in un Burger

King e proseguiamo la passeggiata per le vie della città alle 14 il nostro bus ci riporta nei

pressi del campeggio, dopo un breve riposo, ci rimettiamo in marcia, ancora verso Nord…

Il nostro percorso continua a svilupparsi ancora sulla E6 in direzione Narvik.

Il superamento del Circolo polare Artico si fa palpabile: i campi cedono il passo a laghi e

foreste, i panorami si allargano, i monti si fanno più aguzzi e sui loro fianchi il limite della

vegetazione si abbassa.

Alle 22:30 arrivano a Laksforsen qui incontriamo la tumultosa cascata basta lasciare la strada

principale e svoltare sulla destra, seguendo le relative indicazioni.

Un bar-ristorante si affaccia proprio sulla cascata: da un balconcino sopraelevato si ha la

completa visione della forza con la quale l’imponente massa d’acqua scorre sotto di noi.

Riprendiamo la strada principale a a 500m ci fermiamo in area di sosta per il riposo notturno.

31/07/2013 Laksforsen-Bodo (Km 400)

Partenza alle 9:30, dopo 17 giorni di viaggio con tempo splendido, oggi troviamo la pioggia

meno male che oggi è soltanto una giornata di trasferimento.

All’ingress di Mo i Rama, sempre sulla E6, sulla sinistra della strada troviamo un camperservice

ci fermiamo per fare le solite operazioni di carico e scarico e proseguiamo, dobbiamo

arrivare a Bodo per le 16:00, abbiamo visto su internet che c’è proprio a quell’ora un

traghetto per Moskenes, intanto ha smesso di piovere e ogni tanto si intravede un raggio di

sole, la strada sale ora di quota, arrivando anche oltre i 700 metri di altezza, regalandoci

paesaggi sempre diversi, ora languidi e desolati nella loro essenzialità, ora invece ricchi di una

vegetazione sempre bassa: siamo prossimi al Circolo Polare Artico.

La temperatura, quando sono le 14 è di 10° e spira un vento forte.

Ci fermiamo nel parcheggio antistante le costruzioni che ospitano i negozi e il centro turistico

del Circolo Polare, scattiamo qualche foto, mangiamo un panino veloce e ci rimettiamo in

marcia. Arriviamo a Bodo alle 16:30 ma il traghetto lo prendiamo alle 17:45.

Sbarchiamo a Moskenes alle 21:00, fa freddo e tira un vento forte. (Costo del traghetto 250 euro).

Decidiamo di sostare al Moskenes Camping (40 euro).1/08/2013

A- Reine – Nusfjord-Ramberg

Isole Lofoten una natura spettacolare!

Le isole Lofoten sono diverse ma le principali sono 5 collegate tra loro da ponti e tunnel

sottomarini.

Cominciamo il nostro tour visitando il villaggio di A che si trova all’estremità di Moskenes

non a caso è l’ultima lettera dell’alfabeto norvegese…

La piccola cittadina è un vero gioiello, un villaggio di pescatori perfettamente conservato, con

una fila di rorbuer rosse sul lungomare, essiccatori per il merluzzo e vedute da cartolina

praticamente dietro ogni curva. Proseguiamo per Reine, prima di visitare questo villaggio,

pranziamo mangiando una bella pizza surgelata, reine di per se è un villaggio senza

particolare atmosfere, ma si trova in posizione stupenda, accanto a una tranquilla laguna, ed è

sovrastato dalla parete di roccia del Reinebringen.

Facciamo amicizia con una coppia anziana genovese che sta tornando da Capo Nord e ci

suggerisce di andare a visitare il centro di Nusfjord.

Una spettacolare deviazione di 6Km a sud della E10 ci ha condotto a Nusfjord.

La strada percorsa è sempre quella tipica di montagna, stretta tra le pareti rocciose e la costa.

Nusfjord non è proprio una meta ideale per noi camperisti, perché il piccolo centro, tutto

realizzato su palafitte, è posto proprio al termine della strada e gli spazi utilizzabili come

parcheggio sono quindi davvero scarsi.

Per visitare il villaggio gli adulti pagano 50 corone, ma alle 18:00 l’ingresso è gratuito sono le

17:30, decidiamo quindi di aspettare.

Qui, in questo silenzio sconfinato, è impossibile sfuggire alla suggestione e alla magia che

questa terra sa esprimere.

Sensazioni che si percepiscono in mille modi: è solo sufficiente osservare ciò che ci circonda

per pensare ai tempi e ai ritmi della vita a tali latitudini!

E qui, quasi incredibile a dirsi, abbiamo trovato un nostro connazionale, il Sig. Michele, che

gestisce un raffinato laboratorio dove realizza monili in argento: lui vive qui da diversi anni,

dopo aver trascorso un lungo periodo ancora più a Nord.

Visitare il suo laboratorio è interessante non solo per ammirare l’arte con quale compone i

gioielli, ma anche perché è interessante chiacchierare con lui.

Dopo aver lasciato Nusfjord, sempre sulla E10, viaggiamo in direzione A, fino ad arrivare a

Ramberg.Le spiagge di Ramberg e Flakstad sulla costa settentrionale sono davvero spettacolari: una

mezzaluna di sabbia dalle scintillanti acque verdi-azzurre sullo sfondo montagne artiche

incappucciate di neve!

Sostiamo per la notte al Ramberg Gjestegard camping (30 euro).

2/08/2013

Nusfjord-Eggum

Questa giornata la dedichiamo ai bambini Manuel e Mattia vogliamo andare in barca a

pescare e mario come al solito li accontenta.

Alle 10:00 siamo al porticciolo di Nusfjord io non ho voglia di andare in barca, quindi decido

di rimanere al parcheggio e fare un po’ di pulizia al camper, il resto dell’equipaggio si avvia

con tutta l’attrezzatura alla barca presa in affitto (per un intera giornata 250 euro).

Alle 18:00 li vedo rientrare con un ricco bottino e con tanto entusiasmo a parte un piccolo

incidente di mario che per pulire il pesce pescato è caduto dalla barca e si è tagliato il labbro

superiore.

Nel tragitto i bambini non fanno altro che raccontare dell’esperienza vissuta, felici di aver

pescato grossi pesci e ansiosi di poterli mangiare per cena.

Eggum, letteralmente “stretto tra l’Atlantico e la montagna scoscesa è molto suggestivo, sul

promontorio sono situate le rovine di una fortezza e di lì si gode un panorama stupendo del

paesaggio marino.

Parcheggiato il camper, Mario e Vito puliscono il pesce pescato ed io provvedo a cucinarlo.

Sono le 23:00, il pesce è davvero delizioso e fuori splende ancora il sole!3/08/2013

Eggum- Henningsvaer-Svolvaer-Norvik (400Km)

Partenza alle ore 10:00.

Una deliziosa strada lungo la costa che, dalla E10, scende per 8 Km verso sud, conduce a

Henningsvaer è questo uno dei villaggi che maggiormente concorrono al quantitativo di

pescato dell’intero Paese.

Il centro, avvolto dal tipico odore proprio del merluzzo essicato, si presenta vivace e

interessante con numerosi negozi.

L’abitato, realizzato su palafitte che si affacciano su un porto-canale, si sviluppa su tre diverse

piccole isole, tra loro collegate da ponti.

Dopo la visita ritorniamo sulla E10 direzione Svolvaer 27Km all’arrivo.

Svolvaer, città nota per il curioso profilo della montagna “Svolvaergeita” (La capra di

Svolvaer) è il capoluogo e il porto principale dell’arcipelago, oltre ad essere anche la città

storicamente più antica del Circolo Polare Artico: qui sono state ritrovate testimonianze

archeologiche risalenti al 4000 a.C.

Dopo una breve passeggiata nella zona portuale ci rimettiamo in marcia in direzione Narvik.

Ecco adesso che le isole, che tanto abbiamo imparato ad amare in questi giorni, svaniscono

lentamente dall’orizzonte…

Arrivo al Narvik Camping alle 20:30.

Come campeggio non lo consiglio infatti un buon sonno ristoratore non è affatto garantito i

camion rombano sulla strada e i treni sferragliano lungo i binari situati poco più in alto, ma è

l’unico campeggio di Narvik.

(Prezzo per una notte 25 euro).4/08/2013

Narvik-Alta (Km 508)

Lasciamo il campeggio alle 10:30.

Proseguiamo costeggiando sempre il mare, con fiordi lunghissimi e montagne piene di piccoli

ghiacciai in cima.

Ci fermiamo per una breve sosta in un area di tende sami ed assagiamo una squisita zuppa di

renna e del salamino.

Mancano 350 Km per Alta.

I nostri amici di Pordenone si sono avviati più tardi speriamo che riescono a raggiungerci.

Noi nel frattempo proseguiamo, sempre più ansiosi di raggiungere il traguardo, Mario non

vuole nemmeno fermarsi per il pranzo, quindi decide di preparare degli hot-dog, mentre lui

guida.

Mancano 170 Km, decide diamo per una sosta approfittando della presenza di un traliccio

ancora ricolmo di pesce steso ad essiccare per renderci conto di come essi vengono utilizzati.

Infatti di queste strutture se ne incontrano a centinaia anche lungo le stesse strade che

abbiamo percorso, ma in estate esse sono normalmente tutte vuote: questa è dunque proprio

un’eccezione che merita senz’altro di essere immortalata tra le nostre fotografie!

Devo ammettere che la sensazione è piuttosto strana e piacevole al tempo stesso: soprattutto

per noi che siamo abituati a vedere questi pesci solo esposti nelle nostre botteghe…

Ed è inevitabile pensare a quanto lavoro manuale, svolto tra l’altro sempre in condizioni

atmosferiche proibitive, sia richiesto da quello che è il ciclo completo della pesca del merluzzo

e della sua successiva lavorazione.

Lungo il tragitto notiamo spesso il segnale “pericolo renne”, quindi stiamo attenti a guardare

se le vediamo e infatti dopo un po’ le vediamo comparire proprio lungo la strada che

attraversano la carreggiata.

Si tratta di animali per nulla pericolosi ma bisogna stare attenti perché potrebbero

costringerci a una sosta imprevista e viaggiando ad alta velocità corriamo il rischio di colpirle.

Arrivo ad Alta alle ore 19:20.

A 3,5 Km a sud della E6, prendiamo direzione Ovre Alta, qui ci sono tre ottimi campeggi sul

fiume, noi optiamo per “Alta River Camping 3”.

Questo campeggio può vantare una sauna, da dove ci si può tuffare direttamente nel fiume, un

paio di graziose capanne per barbecue arredate con pelli di animali e wifi libero.5/08/2013

Alta-Nord Kapp (Km 237)

Finalmente Nordkapp!

Alle 9:30 siamo difronte all’Alta Museum e qui ci rincontriamo con gli amici di Pordenone.

Il museo di Alta costituisce una delle più importanti e vaste raccolte di incisioni rupestri che si

conoscono: per la sua eccezionalità esso fa parte del patrimonio dell’UNESCO.

L’intero Parco naturale che ospita il Museo è davvero un luogo speciale, seduti su una delle

panchine o passeggiando lungo uno dei percorsi prestabiliti, il nostro sguardo abbraccia in

una visione unica e globale, il mare, le montagne e le incisioni, che rappresentano il vero

fulcro dell’intera esposizione.

Queste incisioni risalgono all’Età della Pietra nel periodo neolitico compreso tra 6000 a 2000

anni fa.

Dopo questo interessante visita facciamo un po’ di provviste alimentari al REMA 1000, un

panino veloce e impostiamo il nostro navigatore per Nordkapp, mancano 220 Km.

Riprendiamo la E6, che qui in alto attraversa vallate semideserte, gli animali pascolano

placidamente e le renne che ti tengono concetrati nella guida, visto la loro costante presenza in

strada!

Siamo ormai giunti nei pressi del tunnel sottomarino che ci collega all’isola di Mageroya, è

lungo 6870 m, dalle guide e diari di viaggio sapevo di un pedaggio da pagare anche piuttosto

caro, ma non abbiamo pagato nulla, ora l’ingresso al tunnel è gratuito.

Il paesaggio che ci circonda è spesso brullo: solo le rocce, ricoperte da muschi e da licheni

riescono a conferire un po’ di colore a queste latitudine; ma il desiderio di arrivare alla meta è

troppo grande, tanto grande da farci superare in un solo fiato Hanningsvag l’ultimo centro

abitato(ed anche l’ultimo porto) prima della preventivata sosta a Nordkapp!

Da qui mancano ormai solo 35 Km prima di entrare nello “spazio” di Nordkapp vi è una

tariffa, per camper e per persona di 30 euro, per poter accedere al grande promontorio

roccioso e per poter sostare 78 ore nel piazzale.

Comunque quando si alza la sbarra parte l’urlo liberatorio: sono le 18:00 di lunedì 5 agosto

2013 e SIAMO SUL TETTO D’EUROPAAAA…

Parcheggiamo e subito scendiamo per fare foto e riprese qua e là finchè arriviamo al mitico

globo d’acciaio, è il simbolo di Capo Nord e indica l’inclinazione dell’asse terrestre in questopunto del pianeta 71°10’21’’, c’è una fila costante di persone che aspettano a turno di salire

sul suo piedistallo e farci delle foto ma arriva anche il nostro, poi un brindisi con prosecco, al

traguardo raggiunto.

Poi visitiamo la struttura turistica adiacente dove si trovano un cinema dotato di schermi

panoramici sui quali viene proiettato un filmato che presenta Capo Nord visto nelle quattro

stagioni, la Cappella dove vengono celebrate le funzioni liturgiche, un’esposizione che illustra

la successione di esplorazioni a Capo Nord, oltre a bar e negozi di souvenir.

Compriamo qualche ricordino e torniamo al camper per la cena.

Intanto soffia un vento forte e il cielo a tratti è coperto da nuvole rompiscatole che non ci

fanno godere a pieno il fenomeno del sole a mezzanotte ciò nonostante a mezzanotte esatta

fissando l’orizzonte si vede il sole nel suo punto più basso per poi risalire pian piano alle 2:00

il sole già splende.

6/08/2013

Escursione al Knivskjelodden

Oggi è iniziata la giornata sotto un bel sole, decidiamo insieme con i nostri amici di fare

l’escursione al promontorio di Knivskjelodden.

Esso è il vero punto più settentrionale del continente, inaccessibile ai veicoli e pertanto può

essere raggiunto pedonalmente attraverso un lungo percorso sterrato.

L’escursione a piedi prevede 18 Km tra andata e ritorno, Mario all’inizio è un po’ titubante

non sa se venire o rimanere in camper, ma alla fine si unisce al gruppo.

Al camper rimane Manuel con Giovanni (il figlio maggiore degli amici di Pordenone), non se

la sente di fare tutti questi chilometri , invece il piccolo Mattia viene con noi.

Partendo da un parcheggio segnalato, situato 6 Km a sud dell’ingresso per Capo nord, alle ore

12:00 cominciamo la nostra passeggiata.

Il sentiero presenta alcune salite e discese e il terreno in alcuni punti si presenta fangoso.

Dopo quattro ore di cammino e pausa pranzo arriviamo alla latitudine di 7°11’08’’, sul livello

del mare.

Qui c’è nebbia e spira un forte vento gelido, firmiamo il libro dei visitatori e prendiamo nota

del nostro numero di riferimento sul libro per poi recarci all’ufficio turistico e ricevere il

certificato che attesta il successo della nostra spedizione.L’emozione di essere in cima all’Europa è davvero forte, di quelle che lasciano un segno

dentro ciascuno di noi.

Felici e soddisfatti di aver raggiunto il traguardo ci accingiamo a fare la strada del ritorno, la

fatica ricomincia a sentirsi, ma noi manteniamo duro e alle 19:10 finalmente arriviamo al

parcheggio.

Mattia è stato bravissimo, in sette ore di cammino non ha mostrato mai segno di cedimento e

continuava a ripetermi che era contento di vivere questa esperienza unica e indimenticabile e

non vedeva l’ora di arrivare al traguardo per firmare il libro e avere il suo certificato che

attestasse la sua esperienza riuscita.

7/08/2013

Nordkapp-Inari (Km 365)

Oggi comincia la nostra strada verso il ritorno, lasciamo Nordkapp e la Norvegia direzione:

Circolo Polare Artico della Finlandia.

La giornata è iniziata con un forte vento e sotto una fitta pioggia… fosse stata così ieri sarebbe

stato un vero peccato… ma per fortuna il tempo in questo viaggio ci ha sempre assistito!

Sono le 10:00 riscendiamo a Honningsvag per ritirare l’attestato dell’escursione fatta ieri al

Knivskjellodden, ripassiamo il tunnel sottomarino che ci porta fuori dall’isola di Mageroja e

la prima località di un certo interesse che troviamo sulla strada per la Finlandia è Karasjok,

un piccolo paesello Sami.

Ci giungiamo alle ore 15:00, dopo aver percorso 265 Km dal tetto d’Europa.

Karasjok è la capitale indiscussa dei sami norvegesi.

Qui hanno sede il Parlamento e la biblioteca sami, la stazione radio NRK Sami, il museo

Nazionale Sami e un parco tematico sempre sulla cultura dei Sami.

Visitiamo il parlamento, facciamo un giretto tra le tende e spendiamo le ultime corone

norvegesi, infatti 20 Km più avanti ecco il confine finlandese; lasciamo la Norvegia dopo

quindici giorni, nei quali probabilmente abbiamo visto e fatto le cose migliori di questo

viaggio…

Proseguiamo per Inari ed entriamo nella foresta lappone Finlandese su una strada a doppio

senso di marcia piena dislivelli, niente abitazioni e quasi nessuno incontrato… menomale che

avevamo fatto il gasolio!

Dopo questa zona iniziamo a trovare i primi centri abitati finlandesi il primo è Inari.Sono le 18:30 ore locali (in Finlandia c’è un ora avanti di fuso orario) e ci fermiamo in uno

“shop” per turisti dotato anche di ampio parcheggio e Mattia si fa comprare un enorme

salmone di peluche: costo 35 euro.

Sostiamo pe la notte all’Uruniemi Camping costo 20 euro.

8/08/2013

Inari-Rovaniemi (Km 336)

Sono le 8:50 e partiamo per Rovaniemi qui si trova il famoso villaggio di Santa Klaus, dove

abita Babbo Natale per noi è la 3a

volta che ci troviamo di fronte a questo popolare

personaggio, ma è sempre bello diventare per un giorno bambini e vivere la magia di una

favola.

Per raggiungerlo si dovrà innanzitutto attraversare il centro abitato di Rovaniemi, moderna

capitale del territorio della Lapponia Finlandese, usciti dal centro città imbocchiamo la

deviazione sulla 4: da lì, come ci ricordano anche i cartelloni pubblicitari, mancano meno di 8

Km.

Parcheggiamo ed entriamo; il complesso è composto da qualche gioco per bimbi nel boschetto

e dalla casa principale, dove Babbo Natale riceve; si entra tramite un percorso guidato dove è

vietato filmare e fotografare, si arriva alla porta della casa, dove un folletto fa entrare a turno

i turisti; in quegli attimi neppure la distanza linguistica può essere un problema, grazie alle

tipiche frasi di circostanza che vengono recitate nelle più diverse lingue. Si tratta di pochi

istanti, all’interno dei quali viene però fatta vivere con forza e gioia la suggestione di un

incontro ravvicinato, in un ambiente degno davvero di una delle favole più belle!

All’uscita della casa si può ritirare la foto o il filmino.

Sempre nel villaggio si vede il passaggio del circolo polare artico, segnalato tramite una

striscia per terra.

Alle 14:30 torniamo in camper e pranziamo poi ci dirigiamo in centro a Rovaniemi, facciamo

provviste di alimentari alla LIDL e decidiamo di sostare all’Oumaskoski Camping posizionato

sulla riva del fiume Kemijoki.

Costo per una notte 40 euro.9/08/2013

Rovaniemi-Lulea-Umea-Ornskoldvik (Km 600)

Partenza ore 10:00 dal campeggio, percorriamo la E75 direzione Tornio, siamo ancora in

Finlandia, si attraversa il Ponte di Veda in direzione Haparanda, città che segna il confine con

la Finlandia e iniziamo a percorrere la costa svedese sul mar Baltico.

Arriviamo a Lulea alle 13:40 e decidiamo di fare una breve pausa pranzo e dopodicchè

visitiamo Gammelstod, la città vecchia con le sue tipiche casette svedesi tinteggiate di rosso

con infissi bianchi e tendine di pizzo.

Questo luogo è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

La chiesa-villaggio era anche il centro medioevale più importante della Svezia settentrionale,

eretta in pietra nel 1492.

Alcuni degli edifici sono aperti al pubblico e le stradine sono uno scenario davvero magico per

una passeggiata.

Torniamo al camper e ci rimettiamo in marcia.

I primi 300 Km li percorriamo senza soste.

La strada svedese si avvicina di più all’autostrada tedesca che non a quella norvegese, visto

che ha due corsie per ogni senso di marcia.

Stiamo proseguendo sulla E4 direzione Sundsvall; sono ormai le 21:00 e decidiamo di

fermarci in una delle numerose aeree pic-nic dotate di servizi igienici che si trovano lungo la

strada nei pressi di Ornskoldvik.

Mario prepara per tutti, compreso gli amici di Pordenone, un gustoso piatto di spaghetti alla

bolognese e subito a nanna.

Domani sveglia alle 6:00 per raggiungere Stoccolma.10/08/2013

Ornskoldvik-Stoccolma (Km 500)

Partenza alle ore 6:00, mancano 500 Km per raggiungere Stoccolma, durante la notte ha

piovuto e si prevede una giornata quanto meno nuvolosa.

Arriviamo alle 13:30 a Stoccolma e ci sistemiamo al Camping Bredany Stockolm, un’ottima

struttura che sorge in una magnifica posizione su un bel lago e che offre anche una spiaggia

sabbiosa il tutto a pochi minuti di passeggiata pedonale dalla stazione della metropolitana.

Dopo un po’ di relax ci avviamo verso il centro della città.

Con la metro scendiamo a Gamla Stan.

La città vecchia è il cuore storico e geografico di Stoccolma.

Lungo le sue tortuose stradine si affacciano chiese rinascimentali, palazzi e barocchi e piazze

medioevali.

Le case dei mercanti dai colori pastello sembrano inclinarsi l’una verso l’altro e gli stretti

vicoli sono costellati di negozi.

Visitiamo il palazzo Reale, la cattedrale, il Parlamento.

Giriamo a piedi per 2 ore circa nei pressi del centro e poi ci apprestiamo a fare rientro al

camper.

11/08/2013

Stoccolma-Mariefred (Km 69)

Alle ore 10:00 facciamo chek out, costo per una notte 38 euro e ci dirigiamo sull’isola di

Djurgarden, collegata da un ponte pedonale.

Questo magnifico parco con boschi e giardini incantevoli un fiume dalle acque tranquille,

piste ciclabili e alcuni dei migliori musei della città quali il Nordisk Museet che è ospitato in

un castello in stile rinascimentale e presenta una vasta collezione di manufatti svedesi dal 1520

a oggi e il Vasamusset dedicato alla storia della nave ammiraglia Vasa, orgoglio della Corona

svedese.

Il 10 agosto 1628 infatti, pochi minuti dopo essere stata varata si rovesciò e calò a picco

insieme a molti membri dell’equipaggio.Dopo essere stata faticosamente riportata in superficie la nave è stata riassemblata come un

gigantesco puzzle.

Tutti noi rimaniamo affascinati difronte a questo enorme colosso lungo 69m e alto 48,8.

Usciti dal museo ci dirigiamo al Junibaken, qui sono state ricreate le fantastiche

ambientazioni dei libri per bambini della scrittrice Astrid Lindgren.

Io e Mattia entriamo invece Mario e Manuel vanno al camper a preparare il pranzo.

Voliamo così sopra Stoccolma sul treno delle favole, fingiamo di rimpicciolirci come una

zolletta di zucchero e una volta arrivati a Villa Villekulla possiamo cantare e vestirci come

Pippi Calzelunghe.

Dopo la pausa pranzo, alle 15:45 ripartiamo per Mariefred a 69 Km da Stoccolma.

Mariefred è un piccolo centro scenograficamente adagiato lungo il suo bel porticciolo, ha un

bel castello con torri circolari, ponte levatoio e lavorate guglie e un’antica ferrovia

regolarmente in funzione con locomotive a vapore.

Per rendersi conto della suggestione che si crea sarà sufficiente osservare da vicino il treno, la

bellezza dei singoli vagoni, il lavoro del fuochista che continua ad alimentare la macchina a

vapore e respirare l’odore del fumo che riempe l’aria…

È l’incredibile stazioncina in legno giallo che rende davvero bene l’idea dei tempi che furono.

12/08/2013

Mariefred-Grenna-Malmo-(Ponte di Oresund)

Rodby-Puttgarden (Km 800)

Ripartiamo per attraversare il sud della Svezia da est a ovest e raggiungere Malmo dopo 250

Km usciamo a Granna, paese “della caramella” sul lago Varent.

A Granna sembra di essere nella fabbrica di cioccolato, il profumo di zucchero aleggia

sull’intero centro abitato e i negozi sono zeppi di quelle caramelle alla menta bianche e rosse

(polkagris) che sono un po’ il marchio di fabbrica della zona.

Poi proseguiamo per Jonkoping il paese dove sono nati i fiammiferi.

Siamo ormai a pochissimo dall’Oresund, il famoso ponte aperto al traffico nel 2000 che

collega la Svezia alla Danimarca: è lungo quasi 8 Km e paghiamo circa 100 euro per

oltrepassarlo; è veramente maestoso ed è quasi tutto proprietà della Svezia, visto che il

cartello del confine danese è a 1 Km dalla fine del ponte, dopo la quale si entra nel tunnelsottomarino di circa 4 Km quando si riemerge siamo su una delle due isole danesi, dove

troviamo Copenaghen la capitale, decidiamo di proseguire e non entrare in città.

Io ho già visitato Copenaghen Mario e i bambini invece non hanno voglia di girovagare per

un’altra capitale.

Proseguiamo per Rodby dove c’è l’imbarco e dopo 45 minuti di traversata sbarchiamo a

Puttgarden in Germania.

Ingresso in Germania alle 21:00 e sosta notturna al Camping Puttgarden (28 euro).

13/08/2013

Puttgarden-Wurzburg (Km 652)

Sveglia verso le 8:00, facciamo colazione e cominciamo la nostra discesa verso la Germania.

L’itinerario di questo lungo viaggio era stato programmato nei minimi particolari fino a

questo punto, cioè all’arrivo in Germania, per gli ultimi giorni non avevamo piani ben definiti

quindi insieme a Vito ci siamo messi a pensare luoghi dove fermarci; decidiamo di non fare la

stessa strada dell’andata ma di percorrere la strada turistica più nota e più amata della

Germania “La Romantische Strass”.

Un tragitto di 360 Km fatto di borghi medioevali e castelli da Wurzburg a Fussen.

Quindi impostiamo il nostro navigatore per Wurzburg ci aspettano 652 Km da percorrere.

Stanchi e affamati varchiamo le porte di Wurzburg alle ore 21:15 e ci dirigiamo all’area di

sosta di Viehmarkplatz è un ampio parcheggio senza servizi, ma comodo perché dista solo 300

m dal centro.14/08/2013

Wurzburg-Rothenburg (Km 65)

A Wurzburg fa il suo inizio trionfale la via Romantica; alle 9:30 siamo già pronti per fare il

giro consueto della città, attraversiamo il ponte vecchio sul Meno che ci porta nella città

vecchia a est del Meno.

Interessanti sono, sul ponte le 12 statue gigantesche di santi e potenti poi ci dirigiamo verso il

Duomo di St. Kilian capolavoro romanico dell’ XI-XII sec. Con l’annessa cappella funeraria

degli Schonborn.

Percorriamo la Martinstrasse per arrivare alla chiesa Neumunsterkirche.

Dalla navata sinistra si raggiunge il grazioso giardinetto Lusam.

Nella chiesa stessa è sepolto S. Kilian in un sarcofago di pietra.

Dalla piazza di S. Kilian, situata tra le due chiese, la Hofstrasse ci porta alla Residenza,

costruzione a tre ale dichiarata nel 1982 dall’UNESCO patrimonio culturale mondiale.

Al centro della grande Piazza Residenziale c’è la fontana Frankunia.

Ai piedi delle colonne della fontana siedono i tre cittadini di Wurzburg più famosi; il trovatore

Wolther von der Vogelweide; il pittore Mathias Grunewold e lo scultore Tillman

Riemenschneider.

Magiamo un panino veloce con gamberetti e partiamo alla volta di Rothenburg, una

romantica città medioevale.

Arriviamo alle 14:00 e cominciamo subito a fare un giro per i monumenti più importanti della

città vecchia, che inizia a Piazza del Mercato (Markplatz).

La chiesa di S. Giacomo con i suoi due alti campanili è tra le chiese più importanti della città,

poi c’è il Rothaus (municipio) di stile rinascimentale e all’Herrngasse 1, vi è il negozio di

giocattoli e articoli natalizi fondato 1977.

Al di fuori delle mura cittadine vi è il giardino del castello, vale la pena visitare questa zona

per il parco, la veduta della valle e a sud lungo le mura la cappella di S. Biagio.

Il resto della famiglia è tornata al camper per prelevare qualche euro e ritorno in centro per

comprare dei tipici dolci del posto i Scheneeballen, si tratta di vere e proprie palle di dieci

centimetri formate da striscie di impasto arrotolate e che ricordano le nostre chiacchiere,

fritte e ricoperte nella versione più semplice di zucchero a velo, ma si possono assaggiare

anche avvolte nella cioccolata, nel ricco marzapane e in altre mille dolcissime versioni.Proseguo lungo la Herngasse mi sembra di viaggiare a ritroso nel tempo circondato da

meravigliose fontane, palazzi, torri e angoli che catturano il cuore e qui faccio un piacevole

incontro!

Ritrovo le simpatiche persone genovesi conosciute alle Lofoten!

Chiacchieriamo a lungo e dopodicchè mi avvio al parcheggio dei camper dove è quasi pronta

la cena.

15/08/2013

Rothenburg-Fussen-Ravesburg (Km 415)

Ferragosto al castello Neuschwanstein!

Oggi salutiamo gli amici di Pordenone e alle 9:30 riportiamo in direzione Fussen, che

raggiungiamo alle ore 12:00, c’è molto traffico, essendo oggi anche ferragosto e riusciamo

finalmente a parcheggiarci alle 13:30 nell’area riservata ai camper (euro 8).

Dal parcheggio, il castello si raggiunge a piedi in circa 30 minuti o pagando un importo, con

un carro a cavalli, preferiamo fare il percorso a piedi perché c’è una lunga fila alla fermata

delle carrozze.

Il castello di Neuschwanstein in italiano significa “Il castello della nuova pietra del cigno” fu

commissionato dal re Ludovico II di Baviera come ritiro personale ed omaggio della musica

Richard Wagner, da lui particolarmente amato.

Il re amava rimanere isolato dal mondo e questo luogo era diventato per lui un rifugio

personale.

Ha ispirato i castelli delle favole della Walt Disney che lo ha preso a modello per alcuni da i

suoi film di animazione.

Visitato il castello, facciamo un giro per ammirare il frequentatissimo Maria’s Bridge, un

ponte che offre un immagine del castello da un’angolazione diversa.

Nel pomeriggio ci dedichiamo alla visita della graziosa cittadina di Fussen: ha un incantevole

centro e di grande interesse sono la biblioteca, la sala dei principi, la chiesa con l’altare

maggiore e le reliquie di San Magno, castello dei principi vescovi di Augusta, che si raggiunge

seguendo il sentiero di fronte la chiesa.

In città non manca nemmeno un’atmosfera speciale per chi ama lo shopping: lontani dal

rumore del traffico, ci si può immergere nell’atmosfera tutta italiana della Reichen strasse,passeggiare nei pittoreschi vicoli, acquistare souvenir e gustare specialità gastronomiche nei

ristoranti e nei biergaten , le tipiche birrerie all’aperto, troviamo un ristorante italiano il

“Peperoncino” gestito da due fratelli di origini lucane e ceniamo lì mangiamo bene e

chiacchieriamo del più e del meno con questi emigranti italiani.

In serata ci rimettiamo in marcia verso Lindau e nei pressi di Rvensburg sostiamo in camping

fattoria. (costo 30 euro).

16/08/2013-17/08/2013

Ravesburg-Friedrichshafen (Km 20)

Relax al camping Fishbach!

Due giorni li trascorriamo di nuovo sul lago di Costanza al camping Fishback.

Mario fa un carico di birra e cioccolate da portare in Italia.

Vito con la sua famiglia ci hanno raggiunto e così abbiamo trascorso delle ore di relax

mangiando e bevendo.

Anche zio Rocco e zia Sarina sono stati in nostra compagnia; erano curiosi di sapere come era

andato il viaggio e noi abbiamo raccontato delle innumerevoli esperienze vissute, ed di alcuni

aneddoti simpatici accaduti durante il tragitto, delle forti emozioni che ci hanno suscitato

alcuni luoghi.

Avevamo proprio bisogno di due giorni di riposo, soprattutto i bambini che negli ultimi giorni

mostravano segni di stanchezza.18/08/2013

Friedrichshafen-Bologna (Km 557)

Varchiamo il confine italiano

Alle ore 10:00 lasciamo il campeggio, salutiamo i nostri amici e ci avviamo verso la strada del

ritorno.

Alle ore 13:00 varchiamo il confine italiano, viaggiamo fino alle ore 21:00 poi decidiamo di

fare la sosta notturna presso un’area di servizio a Bologna.

19/08/2013

Bologna-Potenza (Km 662)

Partenza ore 7:30, si fa tutta una tirata breve sosta per il pranzo verso Pescara; mancano 250

Km.

Ore 19:00 arrivo a Potenza Km percorsi 12.134.

Queste vacanze tanto sognate e programmate sono ormai giunte al termine ci hanno

consentito di visitare posti veramente belli e provare tante emozioni che è impossibile

spiegare.

Conclusioni

Non ci sono parole abbastanza significative per esprimere le sensazioni che ho provato nel

vedere questi paesaggi fantastici che sembrano veramente uscire da una favola così immensi,

infiniti, incontaminati, è stato come se il tempo si fosse fermato!

Essere giunti a Nordkapp è stato per me realizzare un sogno! Ero pervasa da una strana

sensazione di euforia, un’atmosfera irreale e……come essere a contatto con l’infinito.

Ciò che resta oltre a tutto questo è la serenità e la sensazione di pace provata in questi posti

meravigliosi che consiglio a chiunque ne abbia abbastanza della nostra vita frenetica e abbia

voglia di rilassarsi.Il viaggio a Nordkapp è la meta delle mete soprattutto per noi camperisti, in 4 settimane

percorrendo più di 12 mila chilometri, abbiamo attraversato mezza Europa: Austria,

Germania, Danimarca, Norvegia, Finlandia e Svezia.

Visitare la Scandinavia nel periodo estivo è l’ideale sia per assistere ad uno dei fenomeni

naturali più affascinanti, il Sole a mezzanotte, sia perché grazie alla presenza costante del

Sole, la neve sui monti si scioglie e la natura si risveglia donando la vista di panorami

spettacolari.

Si è vero, abbiamo speso tanti soldi, già sapevamo che sarebbe stato un viaggio molto costoso e

ci eravamo organizzati da tempo.

Dal punto di vista economico non abbiamo alcun rimpianto, siamo viaggiatori e camperisti ed

i soldi spesi nei viaggi sono per noi i soldi meglio spesi.

Ad ogni modo, confermo che è stata un’esperienza entusiasmante, veramente da vivere.

Nel grande Nord protagonista è la natura ed un viaggio del genere significa calarsi nella

natura e viverla intensamente in tutti i suoi aspetti più spettacolari.

Pensare che Nordkapp si trova a 750 Km a nord della linea del Circolo Polare Artico, e

superata quella linea per gli interi 9 giorni che abbiamo passato oltre essa, siamo stati sempre

sotto la luce del sole, senza oscurità della notte.

Per dormire cercavamo di chiudere bene il camper e tappare gli spiragli per evitare

infiltrazioni di luce.

Comunque, i nostri ritmi biologici per quei 9 giorni sono saltati lo stesso.

Un’altra cosa che mi ha colpito tantissimo è stata la Luna, perché pur essendoci il Sole, si

vedeva anche la Luna verso le nove di sera, si vedeva benissimo, a quelle latitudini era

vicinissima alla Terra sembrava incombere, sembrava ci stesse cadendo addosso!

Siamo contenti di ritornare a casa e abbracciare i nostri famigliari, penso che questo viaggio

rimarrà per sempre nel nostro cuore e nei nostri ricordi.

 

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